sabato 23 luglio 2011

Recensione - AGONY FACE


AGONY FACE - CXVIII Monolithic Squeakings
(2011, On Dead Sound Agency)
Death Metal

Partiamo con dei cenni biografici. Gli Agony Face si formano nel 2004 fino ad avere una formazione solida e stabile ben tre anni dopo con l'ultimo ingresso in formazione di Alessandro Bassi e la conseguente registrazione del primo demo Sureralistic. Mi è arrivato tra le mani questo lavoro, e già dall'aspetto grafico si intuisce che c'è qualcosa di strano in questo CD (in senso positivo ovviamente!). CXVIII Monolithic Squeakings, questo il nome del lavoro in questione, è un CD dalla forte concettualità filosofica e artistica. Il genere proposto è un Death Metal tecnico di nuova generazione.
La produzione è molto moderna ma la costruzione dei pezzi richiama band storiche alla Pestilence, parti alla Atheist e parti più Brutal in stile Decapitated, e anche dei richiami sottilissimi alla Necrophagist maniera, che ci stanno sempre. Il tutto è reso molto più gradevole all'ascoltatore grazie a degli ottimi incastri di melodie molto suggestive. Già dal primo brano THE METAMORPHOSIS si intuisce la capacità tecnica e compositiva della band. I pezzi dal primo al settimo si lasciano ascoltare in maniera impeccabile non scadendo mai nella banalità, nota dopo nota, e questo non fa calare mai di un secondo l'attenzione a ciò che questi ragazzi sono riusciti ad impastare. Ottimo l'intreccio di chitarre, per non parlare della sezione ritmica, suonata in maniera millimetrica. Insomma, un CD questo dalle mille sfaccettature. Come il progetto grafico, uno dei più belli che mi sia capitato in questo inizio anno, una sorta di mondo alla rovescia cervellotico e caotico, un orologio che mi ricorda a prima vista Piece Of Time degli Atheist. Almeno uno dei pochi gruppi in cui non si vedono scene di alta macelleria, come il genere ha richiesto e richiede ancora, e questo non può che farmi piacere! Non posso fare altro che considerare, grazie a questo lavoro, gli Agony Face una delle realtà più all'avanguardia ed interessanti della nostra intera penisola, ovviamente in campo Death Metal per adesso, visto che si considerano una band in continua evoluzione e metamorfosi. Un CD che consiglio a chi vuole addolcire (si fa per dire) le proprie orecchie e discostarsi un po' dal solito Brutal Death di matrice americana e non solo.

SCUM

Contatti: