sabato 13 agosto 2011

Intervista - GERARDO CAFARO


Quest'anno l'Agglutination arriva alla sua 17° edizione, confermandosi per valore storico il festival più importante del sud Italia, che comunque nonostante i vari problemi che ricorrono ogni anno continua ogni anno a resistere grazie alla passione dell'organizzatore Gerardo Cafaro, che risponde oggi alle nostre domande.

1) Ciao Gerardo, iniziamo parlando dei problemi che ci sono stati quest'anno nella fase precedente a quella della stesura del bill. Cosa non ha funzionato rispetto ad esempio all'ottima edizione dell'anno scorso?

Ciao a voi.. Mettere in campo un edizione del festival della grandezza delle ultime edizioni costa tantissimo, purtroppo anche con l'aiuto istituzionale che chiaramente non copre mai piu' del 40% dei costi, si arriva a coprire le spese... Ancor piu' quest'anno non avevamo aiuti certi fino ad inizio luglio, ora qualcosa lo avremo ma di certo non potevamo fare il passo piu' grande della gamba. Bisogna guardare in faccia la realta', purtroppo anche triste perche'davvero anche con nomi come lo scorso anno, non si sono fatti numeri sperati. Lo scorso anno credo almeno per me che e' la dimostrazione che forse davvero al sud mai si potra' fare un festival di grosso livello, tranne se poi non intervengono le istituzioni che possano coprire una gran parte dei costi.. Ma questo lo vedo impossibile, perche' io ogni anno dopo 17 anni devo fare i salti mortali per veder riconosciuto qualcosa. Oltre che tanti festival e concerti in tutta italia sono andati male, si guarda a questo o si parla soltanto? Quest'anno poi per i problemi conosciuti, si e' iniziato tardi e non e' stato facile trovare gruppi blasonati disponibili.. Purtroppo quando si tratta di festival estivi non sempre e' il periodo migliore oltre che bisogna togliersi dalla mente che se vuoi un gruppo basta che lo contatti e lo trovi disponibile. Se il gruppo ha in previsione una tournee' in italia in autunno al 100% ti dira' di non essere disponibile.

2) 17 edizioni sono un'enormità per un festival del sud-Italia, ti spetta giustamente il titolo di "pioniere", perchè poi dopo l'Agglutination sono nate tante altre realtà, durature e non, come l'Armageddon in The Park, lo Shammer in Hell (R.i.p.) il T.M.F. e tante altre interessanti situazioni in via di sviluppo (Il Sound of Perseverance, il Calabrian Metal Inferno e chissà anche il Sikelian)  Si è finalmente preso coscienza del fatto che organizzare al sud non è così impossibile?

Al sud vi sono tanti ragazzi che hanno voglia di fare e che amano questa musica come me, pero' ci vogliono immani sacrifici anche economici per mettere in campo un buon festival e fare i numeri.. Ma sinceramente credo che mai neppure noi abbiamo fatto i numeri che meritavamo.. Quindi ognuno con la propria coscenza deve trarre le conclusioni, e' facile volere e parlare.. Ma poi? Questa edizione del festival credo che sarà comunque bellissima e i gruppi non sono da sottovalutare. Questo festival come qualsiasi altro festival al sud e' gia' un miracolo farlo e trovare pazzi che si sbattono per fare qualcosa. È davvero triste poi sapere che ci sia anche chi si lamenta e parla contro, ma ci vogliamo rendere conto  che al sud non vi é nulla a parte qualche eccezione sulla punta delle dita?! Ma tutti si lamentano che suonano e hanno una band ma poi non hanno una misera possibilita' di esibirsi dal vivo e che fanno? Tirano contro anche verso quelle poche realta' che per lo meno negli anni hanno fatto metal e han fatto suonare ottimi gruppi del sud!? Chiedo loro.. Sarete piu' felici quando anche questo poco morira'? Mettetevelo ben in testa che mai nessuno al sud con il metal potra' farsi i soldi anzi non recupera neppure le spese per organizzare qualcosa. Questo deve essere il primo punto di partenza, come chi crea un gruppo per passione, deve capire che la realta' e' triste, ma cio' non significa che deve far morire la passione, anzi deve essere sempre uno stimolo perche' nella vita si deve fare e realizzare per stare bene. Noto che per esperienza di vita parla male delle cose sempre chi e' incapace o invidioso, sai cosa mi lusinga? Non ho mai visto parlare male di questa manifestazione un artista di successo... Anzi negli anni sono stati proprio i grandi nomi a fare i complimenti e a dire stai facendo  una grande cosa.

3) Guardando indietro in queste 17 edizioni quali sono i tuoi ricordi migliori e quali quelli peggiori? Quale edizione ricordi con più affetto?

I ricordi migliori sono tanti, perche' dopo tantissimi sacrifici e paure finalmente vedi che davvero si é riuscito a mettere in campo qualcosa di molto bello, certamente l'aver portato i Gamma Ray ossia il mio gruppo preferito in assoluto. È stato l'apice, ma anche il festival con i Cannibal Corpse e quello con i Dark Tranquillity sono state grosse soddisfazioni. Le note dolenti invece il constatare ogni anno che comunque non si fanno le persone che si dovrebbero, purtroppo credo che il bacino di utenza del sud sia molto limitato aldila' dei gruppi che porti... Voglio dire Cannibal Corpse ed altri gruppi davvero di fama. Poi un altro episodio negativo é stata l'edizione in cui un nubifragio durato 3 ore non ha permesso la realizzazione della manifestazione del 2006 con una notevole perdita economica che finiro' di pagare tra 5 anni... Oltre a sentirmi molte volte pazzo mi sento anche scemo e troppe volte dico chi te lo fa fare?! Devi aver il coraggio di dire basta e pensare un po' a te, si é come un figlio il festival, una volta nato conosciuti i sacrifici per farlo crescere ed esistere, mai vorresti che fosse lasciato a se stesso,  ma al festival oggi non si arriva più ed il tuo lavoro di un anno non basta più per mantenere un sogno che poi vedi che alcuni disprezzano pure.

4) Parlando di edizioni recenti quella dell'anno scorso, con i Cannibal Corpse fu una delle più clamorose, come anche memorabile fu quella con Dark Tranquillity e Dismember, a differenza di quella con U.D.O. che non ebbe molto successo. Non potrebbe essere un segnale indicativo del fatto che qui al sud l'Extreme Metal attiri molto di più? La tua passione per il Power è risaputa, ma come ti poni verso gli altri generi che stanno all'esatto opposto?

Si hai ragione, al sud é risaputo che va più il genere estremo.. Certamente però sono sempre del parere che un festival deve essere variegato per essere bello... Quando hai un gruppo che non ti tira, stacchi un attimo e vai a farti una birra o a dare uno sguardo agli stand.

5) In questi anni, passando da Chiaromonte ( dove ritornerà quest'anno) a Sant'Arcangelo come è stato visto l'Agglutination dalla popolazione locale? Hai notato una certa simpatia verso questi metallari che annualmente invadevano le strade di piccoli paesini altrimenti sconosciuti e deserti? È stato percepito come un'occasione di ritorno economico e di visibilità per la regione da parte delle istituzioni, oppure per una terra che spende 11 milioni di euro per ristrutturare le chiese (finalità "culturali-didattiche"..) un festival della portata dell'Agglutination non è abbastanza significativo?

Eh eh eh, purtroppo e' risaputo che il metal e i metallari sono sempre visti male e mai si vedono le cose positive che realmente un festival come questo porta e hai detto. Fortunosamente Chiaromonte oramai sono anni che convive con i metallari e anche la cittadina li ha un po' adottati.. La cosa importante e' che noi siamo sempre ogni anno difensori di questo festival, capire che già é tanto che ti lasciano organizzare e cercare sempre di comportarsi bene. La gente di Chiaromonte oggi apprezza questo e sono davvero pochissimi quelli che si lamentano, anche se poi come avviene sempre nelle lamentele dieci fanno piu' male di 100 che sono contenti.

6) Questa edizione, ridimensionata nei costi, si propone come un'edizione transitoria, in attesa di ri-organizzarsi meglio l'anno prossimo oppure è possibile un assestamento definitivo su un più basso profilo, dando magari più rilevanza alle bands nostrane? (Ovviamente ometto di proposito di prendere in considerazione l'ipotesi più dolorosa...) Quali aspettative hai poi per quest'anno?

Questa edizione non ha i costi delle scorse 4 ultime edizioni però comunque ha i suoi costi.. Di più non si poteva. Per quanto riguarda il discorso delle band nostrane, io sarei contento però la gente non si muove per i grossi nomi figurati per gruppi nostrani. Tanti amici mi hanno invitato a vedere belle manifestazioni locali (se cosi' possiamo dire) ma siamo sinceri, quanta gente vi partecipa? Dai onestamente.

7) Veniamo alla nota dolente di questo festival: la presenza dei Bombers (cover band Motorhead con Abbath degli Immortal) nel bill ha fatto incazzare tanti, tra cui il sottoscritto, che si è ferocemente scagliato contro questa scelta molto discutibile. Sorvolando sulla questione economica, che comunque potrebbe far partire altri discorsi, non credi che simili controverse decisioni (non nuove peraltro, ricordo la Lione's band, la Metal Gang, ma soprattutto il punto più basso, toccato con l'abominevole Frate Metallo) possano portare più visibilità ma meno benefici in termini pratici? Non è meglio lasciare da parte certe commercialate mettendosi al riparo da critiche evitabili?

Purtroppo bisogna essere sempre obbiettivi.. Come dicevo prima, fa più clamore la lamentela di 10 persone che l'apprezzamento di 100. Certo bisogna aver rispetto di chi la pensa come te però bisogna aver rispetto anche di chi non la pensa così e posso dirti che sono tantissimi. Se qualche gruppo fa cover non credo che deve essere demonizzato, vedi bisogna essere anche onesti con se stessi, chi si lamenta molte volte é poi anche chi con il suo gruppo suona cover, o non capita mai? Le critiche se costruttive servono e fanno bene, però onesto, se tornassi indietro lo avrei fatto lo stesso, i Bombers piaceranno e sapranno offrirci qualcosa che e' occasione da non perdere se ami la musica sopratutto dal vivo... Bisogna divertirsi e apprezzare occasioni uniche  come queste, ricordate che festival o concerti metal ve ne sono sempre meno. Già solo sentire un assolo di chitarra dal vivo é diventato troppo raro... Può andar bene solo chi apprezza altri generi musicali da sagre. Scusatemi se sono ripetitivo ma io ho paura che le cose andranno sempre peggio e i metallari cosa fanno? In molti tirano contro anzichè capire i vero valore di certe cose e certi sforzi per fare musica metal in tutti i sensi.

8) Se i Bombers sono stati il pomo della discordia, i Bulldozer invece sembrano aver messo magicamente tutti d'accordo. E solo pochi giorni fa all'Armageddon in The Park i romani Fingernails ne uscivano da trionfatori assoluti. La vecchia scuola italiana fa ancora mangiare la polvere alle nuove generazioni, non c'è che dire! Potrebbe essere un'idea per il futuro magari puntare a un Agglutination improntato sulle vecchie glorie italiane? (magari un ipotetico quintetto: Strana Officina - Necrodeath - Schizo - Sabotage - Fingernails)

Si sarebbe bello,  onestamente io andrei di corsa anche da non organizzatore ma quanti altri lo farebbero? Troppi festival con gruppi italiani sfortunatamente sono e vanno male pur essendoci gruppi che fanno il culo ai gruppi stranieri. Vedi quest'anno a 15 euro puoi goderti anche solo il concerto dei mitici Bulldozer se davvero non ti piacciono gli altri.. In quanti lo faranno? In quanti invece tirano contro e parlano soltanto?  Vedi anche l'Italian Gods of Metal non si farà più, questo ce lo siamo chiesto perchè? Davvero si supporta il metal in italia? Davvero al sud é possibile fare festival metal? Non credo assolutamente e la morte di tanti tentativi ne é la dimostrazione. È inutile o hai passione e sei pazzo che metti i tuoi soldi oppure scordatevi che al sud possa farsi qualcosa di duraturo. Anche in grandi città come Napoli vi han tentato amici ma hanno dovuto desistere pur essendo persone preparate e capaci.

9) Oltre ai già citati Bulldozer e Bombers quest'anno ci saranno Majesty, Node, Tyrannizer Order, PTSD, Aura e Stige. Dacci una piccola anticipazione su ciascuna di queste band.

Dei Bulldozer non vi e' bisogno di parlare.. Parla solo il nome! I Majesty che in realta' girano anche con il nome Metalforce han fatto da supporto anche ai Manowar, fanno vecchio Power-Epic teutonico.. Sono uno dei miei gruppi preferiti di sempre e dal vivo sono davvero belli da vedere, ti riempiono di adrenalina e voglia di cantare con loro.. Se ami il Power te ne andrai senza parole, se ami l'Heavy in generale non resterai deluso.  I Bombers sono dei professionisti e vederli dal vivo anche i pù scettici sono sicuro che si ricrederanno, poi suonano le cover dei Motorhead, canzoni che ti smuovono le palle senza che ti sbatti!! I Node sono una realta' in italia e il loro Thrash-Core e' un marchio indelebile, come si fa a non apprezzare. Per quanto riguarda gli altri gruppi, vi dico solo che se sono stati scelti e perchè davvero valgono, si va dall' Aor degli Aura fino al Kaos-Thrash black old school dei Tyrannizer.. Passando per il Death-Thrash degli Stige.

10) Con l'auspicio di avere ancora altri Agglutination da commentare ti invito chiudere l'intervista come meglio pensi, ringraziandoti per la disponibilità e salutando i lettori di METALARCI WEBZINE.

 Vi saluto dicendovi che é tutto pronto per il raduno metal per eccellenza del Sud Italia, XVII AGGLUTINATION METAL FESTIVAL in programma il 20 agosto 2011 a Chiaromonte (PZ) nel piazzale sotto le scuole medie. L’apertura dei cancelli avverà alle ore 16,30, l’area concerti sarà ben curata ed attrezzata di ogni cosa,  con ampie zona ombra,  in quanto una volta entrati per motivi di ordine pubblico non sarà possibile uscire e rientrare a piacimento... questo purtroppo é una decisione imposta dalle forze dell'ordine, in quanto é impossibile poi controllore sempre cosa entra all'interno. Sono già confermati  molti stand che faranno ancor più  la felicità dei fruitori di musica Heavy , la giusta  occasione per trovare gadget, cd, dvd e t-shirt. Molta attenzione sarà rivolta alla ristorazione ed accoglienza con prezzi modici. Un occhio di riguardo quest’anno ai  mitici panini con la salsiccia locale o vegetariani... Ci scusiamo per lo scorso anno in quanto ci han fornito panini davvero troppo piccoli, ma ce ne siamo accorti troppo tardi ed era impossibile da rimediare. I  biglietti dal costo di solo Euro 15,00 si potranno fare direttamente sul posto senza problemi. Sempre alla biglietteria si potrà ritirare un modulo per potersi iscrivere all’Associazione ed essere informati direttamente sulle prossime organizzazioni. Si informa che la manifestazione si svolgerà anche in eventuale caso di pioggia in quanto il palco sarà coperto… ma confidiamo che Dio sarà benevolo… e siamo sicuri che chi verrà non si pentirà. Un grosso grazie e tutti e sopratutto a chi supporta con il cuore l'Agglutination e capisce il valore e i sacrifici.

Torrrmentor


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venerdì 5 agosto 2011

LIVE REPORT - VIII ARMAGEDDON IN THE PARK


30.07.2011 VIII Armageddon in The Park @San Giacomo degli Schavoni (CB)

Ottava edizione quest’anno per l’Armageddon in the Park, interessante festival molisano in continua crescita, che negli anni passati ha visto sul palco gente del calibro di Bulldozer, Sadist, Necrodeath, Infernal Poetry e Pino Scotto. Molta attenzione in effetti è data alla scena italiana, ma quest’anno la voglia di evolversi ulteriormente ha fatto sì che si puntasse su un headliner e un co-head dall’estero, rispettivamente i polacchi Vader e i thrashers irlandesi Gama Bomb, pur senza trascurare le perle di casa nostra, e quindi dentro anche Natron e Fingernails, a rendere l’edizione ancora più appetibile, chiudono il bill poi altre tre band che comunque godono di buona visibilità, come Endless Pain, The Juliet Massacre e Trodden Shame.
Location dell’evento è un grazioso e piccolissimo comune della provincia di Campobasso, ovvero San Giacomo degli Schiavoni, la cui popolazione per l’occasione accoglie l’orda di metallari festaioli con una certa simpatia, consci del fatto che un festival di queste dimensioni oltre ad essere un’occasione economica per la città è anche un qualcosa di più unico che raro, e in questo sorge spontaneo il paragone con l’Agglutination.
Avendo campeggiato già dal venerdì sera, l’indomani mattina ho occasione di scambiare quattro chiacchiere al bar con parte dello staff e degli organizzatori, mi aspetto un po’ di tensione ma al contrario l’atmosfera è assolutamente tranquilla, c’è ottimismo e voglia di scherzare, ma soprattutto pare scongiurato il rischio pioggia dell’anno scorso che aveva in parte sconvolto i piani e la scaletta.


L’apertura dei cancelli slitta di un’ora così come l’inizio del concerto, ad aprire sono i Trodden Shame, formazione Thrash-Core che gioca in casa a cui è affidato il difficile compito di aprire le danze, il singer Vito mette subito in chiaro le cose, coinvolgendo da subito il pubblico, che apprezza e si avvicina al palco. Il sound della band è sferzante è dà subito la carica ai presenti, che ancora un po’ imballati seguono il ritmo ciondolando la testa, la scaletta si divide equamente tra pezzi più groove e pezzi più tirati e diretti come ad esempio “JARHEAD” e “CHAOS LET BE MY WORLD” (titletrack del nuovo album). Il più apprezzabile a mio parere è stato il terremotante “ANGER”.  Da segnalare il singer in gran spolvero soprattutto per dinamismo e incitamento al pubblico


Setlist TRODDEN SHAME:
Walking on the last mile
You can't see my face
Never look back
Igod
Anger
Jarhead
The mad
Chaos let be my world
A.i.m



Finita l’esibizione dei Trodden Shame è la volta dei The Juliet Massacre, band
Metalcore formata da 6 elementi (doppia voce e doppia chitarra) molto scenici e di grande impatto iniziale, col proseguire dell’esibizione però quest’impatto viene sempre più a diminuire, anche per via di una certa somiglianza tra i pezzi, facendo si che gli ultimi pezzi risultino anche un po’ noiosi, e la sola presenza scenica non basta a distrarre. Si gioca quasi esclusivamente sull’alternanza tra growl e scream delle due voci, parte un timido pogo ma nulla di più. Da menzionare la dedica alle vittime della strage in Norvegia e un’invettiva contro molti molisani che hanno boicottato il festival per il costo (esiguo, 15 € ) del biglietto (questione rimarcata anche dal singer Trodden Shame, a conferma che effettivamente non dev’essere stato qualche caso isolato, ed è un peccato perché di certo è l’appuntamento metal più prestigioso in Molise).


Setlist THE JULIET MASSACRE:
Intro
World of Terror
Consumed by Nothingness
Lifeless Face
Pray for an afterlife





E’ il turno dei bresciani Endless Pain, che han da poco fatto uscire l’album “Chronicles of Death” (prossimamente recensito qui Metalarci) in cui collabora anche Trevor. Qui si cambia totalmente registro, la band propone un Thrash-Death di buona fattura che sembra finalmente svegliare il pubblico, che reagisce con un pogo decente, il protagonista indiscusso è il singer, che col suo ottimo timbro vocale detta il bello e il cattivo tempo, i pezzi pur senza particolari vette, riescono comunque a far buona impressione e la scaletta scorre via in modo piacevole, tra il gradimento del pubblico che sul pezzo finale inscena il primo wall of death della serata, sulle note della cazzuta TRIPLE MURDER. Da ricordare anche l’arrampicata sulla torretta del palco del singer (di Dickinsiana memoria).



Setlist ENDLESS PAIN:
The Ascents of Golgotha 
…In Cold Blood
 The Prophet
 Dead End Nightmare
Atrocity
Triple Murder



Col calare della sera arrivano i Fingernails, acclamatissimi headliner morali di questa edizione, il loro show è veramente fantastico, una vera e propria lezione di Speed-Thrash vecchio stampo fatto di storia, attitudine e passione. “AngusBidoli è il mattatore dell’esibizione (finirà in mutande la sua performance) col suo mix di improperi e di simpatia, ma anche il buon Anthony Drago dimostra di essere ancora ad ottimi livelli. Il gruppo snocciola con disinvoltura classici come “CRAZY FOR BLOWJOBS” e “KILL THE RICH” ottenendo in tutta risposta una reazione calorosissima dal pubblico, che sotto al palco non smette di dimenarsi. 30 anni di attività e non sentirli minimamente, anzi spaccare ancora il culo a tanti giovinetti, signori questi sono i Fingernails!
La chiusura è ovviamente affidata a “HEAVY METAL FORCES”, masterpiece del gruppo, che mette fine a quella che personalmente ritengo essere stata la migliore esibizione di quest’Armageddon In the Park.



Setlist FINGERNAILS:
Just Like You Want
Suicide Generation
Born To Lose
Crazy For Blow Jobs
Destroy Western World
Kill The Rich
Total Destruction
Heavy Metal Forces



Suonare dopo i Fingernails non è facile per nessuno, neanche se ti chiami Natron, I “padrini del Death italiano” infatti iniziano la loro setlist, ma il pubblico sotto il palco non è ancora considerevole, forse perché stremati dall’estenuante pogo precedente, la band barese però come prevedibile non si lascia scoraggiare e offre un’ottima prestazione (cosa abbastanza normale, da buon pugliese li ho visti live più volte e non hanno mai deluso). La scaletta ovviamente pesca maggiormente dall’ultimo album “Rot Among us” (sempre splendida live la titletrack) e dal precedente “Living Corruption”, ma non manca anche qualche chicca per nostalgici come “MORGUE FEST”. Nel finale, dopo che il pubblico è gradualmente ritornato sotto il palco a scatenarsi e a distruggersi c’è anche tempo per un omaggio ai Terrorizer con “DEAD SHALL RISE”. Si può tranquillamente dire che Fingernails e Natron hanno ampiamente dimostrato di non essere da meno dei nomi sopra di loro in scaletta.


Setlist NATRON:
By the Dawn of the 13th
Only living witness
Morgue Feast
Dead Beat
Heads are rolling
Rot Among Us
Backyard Graveyard
Flatline
Hatemonger
House of festering
Dead Shall Rise ( Terrorizer cover)



E finalmente tocca ai Gama Bomb, formazione irlandese facente parte della nuova ondata Thrash nonché prima band estera sul palco dell’Armageddon. C’è tanta curiosità intorno a loro, ci si chiede se possano essere d’impatto come su album o se dal vivo ci perdano, e inoltre se l’essere in formazione d’emergenza (chitarrista infortunatosi e rimpiazzato last minute) possa condizionarli. Se sul secondo punto non ci sono stati problemi, sul primo effettivamente qualcosa da dire c’è, in particolare sulla voce, che nel confronto non ne esce vittoriosa (complice anche qualche imperfezione) ma ciò nonostante i 5 irlandesi tirano fuori dal cilindro la loro straripante allegria, e col sorriso sulle labbra riescono a divertire e caricare la folla sempre più grande assiepata sotto al palco. Il singer da vero show-man intrattiene e coinvolge il pubblico, mentre le chitarre disegnano taglienti riff Thrash da cui è difficile non farsi prendere, pezzi come THRASHOHOLIC, HAMMER SLAMMER o THREE WITCHES sembrano fatti apposta per generare il delirio, come appunto quello che è in scena in quel momento.  Apprezzabile il gesto del cantante con il quale chiede ai presenti di fare un applauso per i grandiosi Fingernails, esibiti poco prima, che evidentemente non ha lasciato indifferenti neanche loro. Su “MUSSOLINI MOSH” invece viene fuori la solita italietta da guelfi e ghibellini, che non può fare a meno di contestare qualsiasi cosa, quando di mezzo c’è la politica, rissa sfiorata nel pubblico e folla di gente che si allontana dal palco per seguire i contendenti, il tutto dopo che il cantante aveva bellamente mandato a fanculo i contestatori con un “Nazi fuck ooooofff!”. Si saprà poi che gli irlandesi son dovuti essere scortati. ZOMBIE BREW chiude un’esibizione che per coinvolgimento e divertimento può dirsi molto buona, nonostante le imperfezioni tecniche.


Setlist GAMA BOMB:
Zombie Blood Nightmare
Slam Anthem
New Eliminators Of Atlantis BC
Three Witches
In The Court Of General Zod
Hammer Slammer
OCP
We Respect You
Evil Voices
Thrashoholic
Hell Trucker
Mussolini Mosh
Last Ninjas Unite
Bullet Belt
Zombie Brew



Quando a calcare il palco sono i Vader il pubblico è tutto per loro, la band polacca, ormai a pieno titolo tra le band migliori del panorama Death, è in formazione totalmente rinnovata con lo storico Piotr Wiwczarek a fare da collante. L’epica e intramontabile Marcia Imperiale monta l’attesa che si detona quando parte la granitica THIS IS THE WAR, pezzo schiacciasassi che ormai caratterizza i Vader, a cui segue SOTHIS (dal “De Profundis”). I suoni inizialmente non sono il massimo, ma andranno a migliorare, evitando di minare la compattezza del sound. Piotr tra un pezzo e l’altro infila qui e là qualche parolina in italiano per ingraziarsi il pubblico e il classico bestemmione che ci sta sempre. In scaletta presente anche un pezzo dell’ultimo album “Welcome to the Morbid Reich” , ovvero COME AND SEE MY SACRIFICE. Anche il pogo ritorna a essere violento come si confà a tale band,  dopo una piccola pausa per riprendersi dai Gama
La setlist è abbastanza variegata nella discografia, e tocca anche il primo album, ma purtroppo è anche corta, e con la finale WINGS (un po’ velocizzata a dire il vero…) si chiude, in attesa del bis, che arriva poco dopo, con due cover (e si sa che i Vader c’hanno un po’ il pallino delle cover, come dimostra l’album apposito “Future of the past”) ovvero “Black Sabbath” e l’immancabile Raining Blood, che seppur sputtanata è comunque sempre un piacere da risentire live (e come prevedibile  provoca il maggior devasto nel pubblico, scatta infatti il vero e proprio armageddon!!!).
Resta un po’ l’amaro in bocca per lo scarso minutaggio (sono più o meno le 1.30 quando termina il concerto, un’oretta scarsa di Vader) che a maggior ragione poteva rendere evitabili le cover (magari in ragione di una ma alla fine lo spettacolo è stato comunque degno).


Setlist VADER:
This Is The War
Sothis
Crucified Ones
Devilizer
Rise Of The Undead
Black To The Blind
ShadowFear
Come And See My Sacrifice
Dark Age
Impure
Wings
Black Sabbath (Black Sabbath cover)
Raining Blood (Slayer cover)



In Conclusione penso di aver assistito a un festival molto ben fatto e ugualmente bene organizzato, il livello medio delle band era piuttosto alto, così come il food & drink all’interno (a prezzi accessibili) pochi stand (di cui il migliore quello di ITALIAN THRASH ATTACK \m/).
Purtroppo però dai primi bilanci in rete pare che l’affluenza sia stata inferiore rispetto all’anno scorso, nonostante la presenza di band d’oltre confine, ed è un peccato perché un festival del genere merita supporto e merita di crescere ulteriormente. Confido nella passione degli organizzatori per regalarci l’anno prossimo un’altra edizione ulteriormente migliore.
Torrrmentor

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mercoledì 3 agosto 2011

Recensione - MAGNETICHAOS

MAGNETICHAOS - Magnetichaos EP
(2011, Autoprodotto)
Progressive Modern Rock

Appena si dà l’avvio all’ascolto dell’ep del progetto Magnetichaos, si capisce subito che qui non si scherza: anche se il genere suonato non permette di dare sfoggio di grossi virtuosismi tecnici, si evince che i musicisti che compongono questa formazione salentina sono navigati nell’ambiente musicale e hanno le idee ben chiare su cosa suonare e su come suonarlo. Il genere proposto è un Rock Moderno con sommarie influenze progressive, e la registrazione è composta da sei tracce, per una durata complessiva di appena 23 minuti. Scopo principale dell’ep è pertanto quello di far conoscere questa band e la sua proposta musicale. Non mi dilungherò molto su ogni singola traccia, sia perché il genere proposto non consente molte evoluzioni demagogiche e sia perché effettivamente non c’è nulla da puntualizzare: ogni componente del gruppo svolge egregiamente il proprio lavoro, senza nessun calo di tono. Il cantante, in particolare, ha un cantato che mi ha colpito molto, essendo in tutto e per tutto simile a quello di Cristofer Johnnson dei Therion, nelle sue evoluzioni clean: sfido chiunque a non fare la stessa associazione (sia nella voce principale e sia nei controcanti), ascoltandolo. Il disco scorre liquido e senza incertezze per tutta la sua breve durata: pertanto, non sopraggiunge mai la noia; al massimo una sensazione di insoddisfazione, come quando si ha una fame da lupi e si è costretti a saziarsi di un solo pezzo di pane o una minuscola fettina di torta. Questo dovuto al ridotto minutaggio dell’ep, e soltanto a quello. Potrò quindi dare un giudizio pieno e sentito ai Magnetichaos una volta ascoltato un lorofull-lenght, che spero con tutto il cuore sopraggiunga presto. A quanto ho saputo, comunque, successivamente alla registrazione di questo ep è avvenuta la sostituzione del cantante con una vocalist femminile: mi auguro che questo cambiamento porti i Magnetichaos verso soluzioni positive, che sono ansioso di ascoltare.

Grewon

Tracklist:
01 – The thirst
02 – I believe
03 – Alone
04 – Heaven
05 – The fallen angel
06 – Stray dog

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martedì 2 agosto 2011

Recensione - THE COLLECTIVE UNCONSCIOUS


THE COLLECTIVE UNCONSCIOUS - The Collective Unconscious EP
(2010, Autoprodotto
Progressive Metal

La band romana, formatasi nel 2007 grazie a Giacomo e Antonio a cui si aggiungono Marco, Claudio e Guglielmo, sceglie un nome particolarmente impegnativo: l'inconscio collettivo rimanda inevitabilmente all'imponente figura di Carl Gustav Jung, successore di Freud nello “studio” della psiche umana, secondo il quale ogni uomo possiede una parte della psiche contenente idee fondamentali che è in comune con tutti gli altri uomini. Cito a tal proposito “Prendimi l'anima”, film del 2002 scritto da Roberto Faenza e tratto dalla vita e dal pensiero del filosofo svizzero. Quelle luci sempre fioche, quella sottile linea di confine tra genio e follia, quelle atmosfere cupe presenti nel film contraddistinguono anche la musica dei The Collective Unconscious che offre spesso “spazi” di meditazione, di pensiero e che astrae l'ascoltatore dal puro e semplice sentire.L'ep è vario ed ogni pezzo sembra scontrarsi con gli altri ma, allo stesso tempo, c'è un filo conduttore che, coerentemente con l'idea dell'inconscio collettivo, li unisce. L'influenza maggiore è indubbiamente quella dei Tool, dai quali la band prende molto riuscendo, però, ad aggiungere sempre qualcosa di proprio. Il brano di presentazione è “THE BOUND”, molto meditato, nel quale spicca il lavoro delle chitarre e della voce. Molto interessante lo stacco (decisamente Post Rock) in cui la linea di basso incalza e prepara all'apertura sul “ritornello”. Il secondo brano “TOWARD THE WAVES” , composto da un semplice arpeggio di chitarra e rumori di fondo, può essere visto come introduzione al successivo, “PURE CRADLE”, il cui inizio è molto pacato e riprende il tema dell'intro. Il pezzo presenta, poi, un ottimo groove di batteria su cui si innestano chitarre, da una parte quelle distorte, dall'altra quelle pulite, che si intersecano e che fanno da tappeto alla linea vocale davvero notevole. In “STUPID SPOILED WHORES” spicca, invece, la linea del basso in slap (sempre molto efficace) che insieme al riff di chitarra “spezzato” ricorda un po' i Primus, anche se i ragazzi romani sanno sicuramente essere più puliti! Chiude l'ep “WOODWORM”; il brano presenta sonorità più Soft e Ambient grazie alle chitarre pulite, lontane e lievemente ridondanti (forse unica pecca del disco; anzi, della canzone!) e grazie al ritmo lento che accompagna la canzone per tutta la sua durata. In effetti WOODWORM sembra essere la fine di un viaggio difficile, carico di tensione, un viaggio attraverso la propria psiche e su cui meditare una volta usciti. Insomma il primo lavoro dei The Collective Unconscious è a dir poco un ottimo prodotto. I ragazzi sono dotati di notevoli doti tecniche, di una buona dose di originalità e fantasia (qualità che non sono mai di troppo) e curano alla perfezione le varie dinamiche che in questo genere sono fondamentali per non risultare monotoni. Un altro punto di forza è la voce che riesce ad essere sempre pulita, anche nelle parti in cui “spinge” di più, e le cui linee vocali non risultano mai banali. Buona la produzione anche se personalmente avrei lavorato di più sull'art-working che non combacia troppo con le idee del disco. Di non facile ascolto (data soprattutto la durata dei pezzi) questo ep è consigliato agli amanti del Progressive ma può essere apprezzato anche da chi cerca qualcosa di nuovo e alternativo. C'è da aspettarsi molto in futuro da questa band!

Pasq

Contatti:
www.thecollectiveunconscious.it
www.myspace.com/thecollectiveunconscious
info@thecollectiveunconscious.it

Tracklist:
01 - The Bound
02 - Toward the waves
03 - Pure Cradle
04 - Stupid Spoiler Whores
05 - Woodworm




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Speciale Ultime Uscite - DECAPITATED

DECAPITATED – Carnival is Forever 
(2011, Nuclear Blast) 
Death Metal
 
Carnival is forever a mio avviso è un ottimo album, suonato bene, violento, diretto.....il problema è che è un album dei Decapitated, percio' mi aspettavo se non di migliorare, almeno non un calo qualitativo del sound. Non sto nemmeno a fare il paragone con le partiture vorticose di Vitek R.I.P. rispetto a queste ordinarie e piatte, ma quello che piu' mi ha deluso è il sound, passato ad essere la perla di violenza e tecnica di Nihilty ed Organic Allucinosis ad una costruzione cibernetica scopiazzata dei Fear Factory  oppure del costruitissimo sound/mercato dei Meshuggah. Non sembra nemmeno un album dei Decapitated a tratti.

Voto: 6/10
Furia 

Carnival is Forever” segna il ritorno sulla scena dei Decapitated, dopo quel maledetto incidente dell’Ottobre 2007 ( che uccise il grandioso batterista Vitek,  e che mandò in coma l’ex singer Covan). Assorbita la dolorosissima perdita e riassestata la nuova line-up, i polacchi tornano con un buon album, perfettamente suonato, come si conviene a una band con tale tasso tecnico, ma inevitabilmente diverso rispetto ai precedenti, con cui il confronto non regge, il sound è più uniformato e più hardcore (soprattutto a causa del nuovo singer Rafal) ma comunque interessante, quantomeno nella prima parte, visto che poi va a scemare fino alla superflua traccia strumentale finale. La titletrack è senza dubbio l’episodio più completo, mentre “UNITED” è quello più aggressivo. Il voto oscilla tra il 6 e il 7, 6 se lo contestualizziamo all’interno della loro discografia, 7 se teniamo conto della perizia tecnica e delle tante attenuanti che può avere questa sfortunata band. La media tra entrambi mi sembra il giudizio più equo. Splendido l’artwork!

Voto: 6,5/10 

Torrrmentor

Ritrovarsi a parlare dell’ultimo disco dei Decapitated è molto difficile; se dovessimo analizzarlo in un’ottica asettica “Carnival Is Forever” è un discreto disco, che con le sue 8 tracce ci propone un’ottima produzione e riffs di buona caratura. Il cantato molto spesso passa in secondo piano dando maggiore spazio alla musica che, delle volte,  risulta ripetitiva e mette costantemente in evidenza influenze alla Meshuggah e a dire il vero qualche somiglianza con il quintetto svedese si può scorgere anche nel suono delle chitarre. Questo sarebbe stato il riassunto di una recensione che avrei scritto se i Decapitated fossero un gruppo di cui non conoscessi il passato. Prendendo in considerazione il passato musicale della band è un disco che ti delude, nonostante la tragedia che ha colpito il gruppo, avrei desiderato ascoltare, ora che è passato un po’ di tempo, nuovamente quella voglia e quella carica che esprimevano nei primi dischi e che ora è svanita lasciando spazio a scarsa personalità.  

Voto: 5/10  
Vicustrodden  

Tracklist:

01 - The Knife
02 - United
03 - Carnival Is Forever
04 - Homo Sum
05 - 404
06 - A View From A Hole
07 - Pest
08 - Silence



Continua…

Speciale Summer Breeze


Speciale Summer Breeze - 18/20 agosto 2011 - Dinkelsbull (Germania)
Per la prima volta quest'anno vi proponiamo un'anteprima dedicata alla prossima edizione del tedesco Summer Breeze Festival. Dal 18 al 20 agosto la pittoresca cittadina medievale di Dinkelsbull nei pressi di Norimberga, dovrà sostenere una tempesta di fuoco e metallo....e speriamo non di pioggia. Rispetto al leggendario Wacken, ormai parecchio commercializzato, il Summer Breeze cerca di mantenere un profilo più strettamente musicale, quindi niente concorsi tipo "Miss Maglietta Bagnata", niente tostapane con il logo del festival, no... Piuttosto da qualche anno il Summer Breeze è anche un occasione per band emergenti di salire su un grande palco e farsi ascoltare: il "New Blood Award" troverà luogo già un giorno prima dell'inizio ufficiale del festival, il 17 agosto sul cosiddetto Party Stage, qui 6 gruppi si sfideranno suonando per la prima volta davanti ad un grosso pubblico.
Ai vincitori sarà assegnato il privilegio di risuonare pure il giorno dopo come gruppo d'apertura sul Pain Stage....a proposito di Stage: ci saranno 4 palchi, accanto ai 2 principali (Main Stage e Pain Stage) ce ne sarà uno al coperto, il suddetto Party Stage che si trova all'interno di una specie di tendone da circo ed infine il Camel Stage che già dal nome mi riempie di aspettativa: a quanto pare è stato ideato come zona "relax" in cui si esibiranno "con disimpegno" diversi gruppi emergenti tedeschi con Set da 20 minuti.
I 2 palchi principali si trovano abbastanza vicini inframmezzati da maxischermi, qui si alternano gli headliner con gli altri gruppi più conosciuti. La scaletta è stata pensata nel tentativo di non sovrapporre mai gruppi che suonano lo stesso genere.
Ed ora veniamo ai gruppi: ce n’è un pò per tutti i gusti, headliner di quest'anno saranno gli svedesi Hammerfall con un nuovo album da poco uscito, ma anche i tedeschi In Extremo con il loro Rock medievale ed in chiusura Hatebreed; piuttosto discutibile la scelta di far suonare i portabandiera dell'Hardcore americano come headliner, ma tant’è... Ma procediamo, per chi ama le sonorità più estreme il bill propone gruppi di tutto rispetto come Marduk, Melechesch, Secrets of the Moon, Imprium Dekadenz, Rev 16:8, Rotting Christ e Vreid che però si orientano su sonorità più "Black 'n Roll". Per gli amici del medioevo avremo oltre ai suddetti In Extremo anche Corvus Corax e Saltatio Mortis, come esponenti del Thrash ci saranno leggende come Destruction, Sodom, Swashbuckle, Witchery e Postmortem. Notiamo con piacere una forte componente Death sotto forma di  Vader, God Dethroned, Aborted, Atheist, Decapitated, Kataklysm, Bolt Thrower, Burden of Greef, Vomitory, Neaera, Obscura, Demonical, the Haunted, Facebreaker e A Pale Horse Named Death! E non è finita, ad arricchire il bill avremo ancora Turisas, Tyr, Enslaved, Kalmah, Davidian, Ignite, Sylosis, Amorphis, Suicidal Tendencies e tanti altri. Ogni tanto sarà dato pure sentire qualche voce femminile grazie a Tarja (ex Nightwish), Arch Enemy, Cripper, Revamp, Deadlock e Sonyc Sindacate.

Qualche informazione pratica: Come ogni anno sorgeranno numerosi "Biergarten" in giro per il festival, qui ci si può riposare e/o ubriacare. Inoltre sono previste Signing Sessions con quasi tutte le band in scaletta, giornalmente verrà esposta una lista con gli orari. Sarà possibile incontrare i gruppi presso lo stand di Metal.de oppure al Bus di Metal Hammer Germania. Al centro dell'area del Festival verrà piazzato un enorme banco per il merchandise, qui sarà in vendita sia il merchandise degli artisti che quello del festival. Ormai il festival è tutto esaurito da diverso tempo, verranno messi in vendita biglietti validi per una sola giornata i cui prezzi tuttavia non sono ancora stati resi noti. Insomma sarà un lungo e pericoloso week-end. Interviste e impressioni del festival verranno pubblicate alla Fine.
Giulia Pullo


Contatti: www.summer-breeze.de

Continua…