ASSAULTER – Crushed By
Raging Mosh
(2011, Autoprodotto)
Thrash
Gli Assaulter qui in Puglia rappresentano al meglio il prototipo di
band Thrash, nel bene e nel male. Nel
bene perché restano ancorati agli anni '80, non cedendo a nessuna lusinga
modernista, perché sono dei fottuti grezzoni alcolizzati e perché è impossibile
non farsi trascinare (o thrashinare?) in sede live dalla loro dirompente
potenza. Nel male perché nonostante si tratti di 4 soggetti esperti e
nonostante il fatto che live si siano guadagnati crescenti consensi e che siano
attivi da fine 2007, sono stati talmente scellerati da non essere riusciti
sin’ora a tirare fuori neanche uno straccio di demo.
Quando finalmente i 4 si
misero con l’intenzione di dare alle stampe un EP qualcosa comunque non andò
nel verso giusto: un po’ per la vena cazzeggiona, un po’ per la
"novità" della situazione (e un po’ per problemi di sfiga) i tempi di
realizzazione si allungheranno a dismisura circondando così queste
registrazioni da un alone quasi "mitologico". Ci si chiedeva se
esistesse davvero questo demo Assaulter
oppure no, e se mai avesse visto la luce, oppure sarebbe diventato il Chinese
Democracy pugliese. Logico che l’attesa non remi a loro favore, se dopo
questo lungo lasso di tempo partorissero un prodotto scadente sarebbe un brutto
colpo per il quartetto tarantino, e per chi li ha visti live le aspettative non
possono che essere altissime: ci si aspetta sicuramente l’eccellenza. Il breve
assaggio rilasciato sulla compilation Underground Southern Conspiracy ha in
parte appagato le speranze dei loro sostenitori, ma nel complesso questo tanto
agognato Crushed By Raging Mosh
com’è? Vi risponderò senza ulteriori giri di parole e senza montare su altra
suspance: questo EP è quanto di meglio io abbia recentemente ascoltato in fatto
di Thrash old style: gli Assaulter si confermano stracazzuti! In
sole 6 tracce troviamo quella che è l’essenza del Thrash, come dovrebbe essere e cosa dovrebbe trasmettere, tant’è
che a mio parere qualunque giovinetto di qui in zona che volesse metter su una
band Thrash dovrebbe ascoltarlo e
rendersi conto che non si può campare di adulazione per le poche (e sofferenti)
band storiche rimaste, ma bisogna dare nuova linfa, e non c’è bisogno di
chiamarsi Slayer per rompere il culo a tutti. Lo show si apre con la
titletrack, e dai primi secondi l’urlo del bass-singer riporta alla mente Angel
Of Death, infatti il pezzo sembra un tributo agli Slayer migliori. Il
cantato di Enzo qui è orientato su coordinate alla Araya, e già qui troviamo
parti ritmate, plettrate a volontà e sfuriate micidiali, ma è solo l’antipasto…
Su HANDMANIAC sentirete tremare le vostre mura: il pezzo, che è un’appassionata
ode al "fai da te" è un vero e proprio macigno, il drummer Rodolfo
(impressionante in sede live) qui pesta di brutto, e l’effetto è quello di una
vera e propria scarica di mazzate! La compattezza dei cori è un valore
aggiunto, stordimento puro! Su FLAG OF DESTRUCTION la voce di Enzo si fa più
acida e cattiva, ricordando il Petrozza di Endless Pain, e prende la ribalta su
questo brano più ritmato ma più trattenuto, che fa da preludio all’attacco di
basso che introduce THRASH ASSAULT, altro condensato di Thrash nonché masterpiece dell’EP! Notevole il riffing, la parte
solista, ma più in generale l’intero songwriting, qui si fa veramente un salto
nei mitici ’80. Non è ancora finita! THE FLAME OF PAIN infierisce ulteriormente
sui nostri timpani già duramente provati, il crescendo prima dell’assolo è al
limite dell’apocalittico, ennesimo grande pezzo, e qui Enzo dietro al microfono
tira fuori la migliore prestazione dell’EP! A chiusura non poteva ovviamente
mancare l’omaggio a Nostra Signora Birra: 1 minuto e 50 secondi per BEER!!!, e
col pogo annacquato di quest’ultimo pezzo si chiude questo Crushed By Raging Mosh. Un plauso infine va all’ottima produzione
(pulita ma non troppo pompata e fredda) e al geniale artwork retrò che
rispecchia benissimo la band. Che dire altro? Eccellenza si aspettava ed
eccellenza è stata! Questa è una band superiore ed è talmente lampante la cosa
che sembra anche superfluo scriverlo, perciò credo che questa sarà solo la
prima di tante e numerose recensioni esaltanti. Definirli una
"promessa" del Metal
pugliese non è il caso, perché lo status di rivelazione è già ampiamente
passato. Questi 4 hanno per le mani un ottimo potenziale, perché messi insieme
sono distruttivi. Sta a loro non sciuparlo e metter su un impianto
auto-promozionale massiccio, perché a quel punto per loro non resterà che
aspettare, è facile pensare che le proposte che busseranno alla porta saranno
numerose!
Torrrmentor
Contatti:
Tracklist:
01 - Crushed By Raging Mosh
02 - Handmaniac
03 - Flag Of Destruction
04 - Thrash Assault
05 - The Flame Of Pain
06 - Beer!!!