SPIDKILZ – The Ultra Demo
(2011, Autoprodotto)
Thrash Metal
Appena uscita dai White
Skull, Elisa Over non si da per vinta e, senza perdite di tempo, fonda
un progetto Thrash: dopo qualche
cambio di line-up, causato da alcuni componenti che non prendevano il progetto
molto seriamente, gli Spidkilz
trovano la loro formazione definitiva in Francesco Musumeci e Pacio Baggi alle
chitarre, Roccia al basso e Mattia alla batteria; dopo soli 5 giorni in studio The Ultra Demo è già pronto per vedere
la luce.
Questa band non ha nulla a che
vedere con la precedente band di Elisa, i White Skull: infatti il progetto nel
quale era precedentemente coinvolta era stilisticamente definibile Power Metal, mentre con gli Spidkilz Elisa mette su una band
seguendo quella che è la sua passione di sempre: l’Heavy e soprattutto il Thrash
tipici degli anni ’80.
La demo, composta da 5 tracce,
si apre con FEAR OF DEATH, brano che dopo un intro lungo poco più di 30 secondi
mette subito in mostra ciò che la band ha intenzione di offrire: potenza
sonora, cori e soprattutto riff taglienti tipici della scena Thrash ottantiana.
Si prosegue con I WILL CRUSH
YOU, traccia che si mostra ancora più aggressiva della precedente: velocità e
incazzosità senza fronzoli, riff di pura matrice Old School, le influenze
provenienti dalla scena musicale moderna sono pari a zero: questo è ciò che il
nuovo progetto di Elisa vuole mettere in mostra.
Il terzo brano, IN TEARS, rappresenta una breve pausa dopo il violento Thrash offerto nelle due precedenti
tracce: sebbene anche qui le influenze Thrash
non manchino di certo, il brano è certamente più melodico e ci dà modo di
apprezzare la grandissima abilità di Elisa dietro al microfono, anche grazie
alla traccia vocale di ottimo valore caratteristica della canzone.
Con FASHION si torna
prepotentemente alle sfuriate Thrash
che avevano caratterizzato i brani precedenti: tecnica e sottigliezze di ogni
tipo vengono messe da parte a favore di riff che, senza fare troppi
complimenti, mettono in mostra tutta la loro violenza; anche gli assoli si
mostrano, in questa traccia, più aggressivi che mai.
A chiudere la demo di debutto
della formazione torinese c’è THE DISTANCE: questo è senza alcun dubbio il
brano più “elaborato” della band, che nei suoi 6 minuti e 30’’ vede potenza
mista a melodia, una composizione che si mostra in sé parecchio convincente,
con assoli molto validi ed Elisa che, ancora una volta, ci mostra ciò che sa
fare dietro ad un microfono.
La produzione (o meglio,
l’autoproduzione) si mostra sulla stessa linea dei brani: il suono delle
chitarre è grezzo e tipico del Thrash
Metal anni ’80, e ciò non può che mettere in evidenza le qualità
dell’intero elaborato.
Dopo questa convincente demo
attendiamo l’album, sperando che i problemi legati alla formazione si siano
conclusi una volta per tutte… in bocca al lupo Elisa!
Dave
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