lunedì 25 luglio 2011

Recensione - MORGANA


MORGANA – Rose Of Jericho
(2011, Nadir Music)
Alternative Post Rock

Benché possa sembrare una passeggiata agli occhi dei "profani" scrivere una recensione per una rivista, che sia cartacea oppure online, non è mai una cosa così facile come sembra. Non basta infatti soltanto la capacità di scrivere in un italiano grammaticalmente corretto, ma il problema è anche a livello di responsabilità, in quanto le parole che si usano possono avere un effetto in qualche modo "catartico" in chi legge, condizionando le sue scelte e i suoi acquisti. E' estremamente importante, quindi, l’onestà e l’obiettività di chi scrive, per non avere scrupoli di coscienza verso le band che meritano davvero e verso la musica stessa a cui siamo devoti.
Quest’introduzione è volta a giustificare le mie seguenti parole su Rose Of Jericho, l’album dei Morgana, che soggettivamente non mi ha colpito molto, non essendo il mio genere, ma che comunque resta un buon lavoro al di là dei gusti personali e quindi ho il dovere morale di esaminarlo obiettivamente e senza "sentimentalismi". I Morgana propongono un Rock abbastanza ruvido e moderno, con richiami alla scena Post Rock/Post Grunge/Alternative Rock del decennio appena trascorso. Ben pochi virtuosismi quindi: Rose Of Jericho è composto da circa 37 minuti di graffi sonori in cui emerge, come una rosa nel deserto, la voce della cantante, su cui spenderò qualche riga in più. Avendo capito che scopiazzare Tarja Turunen o Amy Lee non rende, molte band attuali cercano di proporre timbri vocali all’insegna dell’innovazione e della particolarità; in questo i Morgana ci sono riusciti alla grande: la loro vocalist ha un vocione che per molti versi (soprattutto nel controcanto) mi ha ricordato i gorgheggi dell’indimenticabile Sandra Nasic (Guano Apes) o le sonorità vocali dei 4 Non Blondes. Essa è pulita e ben impostata (malgrado alcuni difetti), e con una pronuncia inglese più che discreta: davvero notevole. Sulla linea vocale della voce principale, poi, ci sono aggiunti diversi cori e controcanti sempre ad opera della stessa cantante, che forniscono un piacevole effetto "riempitivo" alle canzoni ma che forse in alcuni punti del disco avrebbero potuto essere messi un po’ da parte per focalizzarsi meglio sulla voce principale, talvolta (appunto) un po’ indecisa. Il talento della cantante si vede eccome, ma nella mia (lo ammetto) insopportabile pignoleria avrei preferito che avesse osato di più, che avesse mostrato a tutti il suo pieno potenziale, mentre mi ha dato sommariamente l’impressione di volerlo trattenere. Non che sia un problema questo, eh, assolutamente: anzi è una di quelle voci che poi in sede live spaccano di brutto, sia tecnicamente parlando che come emozioni che trasmettono, quindi il mio giudizio complessivo resta positivo. Anche strumentalmente parlando il livello compositivo è notevole, sebbene magari non faccia gridare al miracolo per gli ovvi limiti imposti dal genere musicale. Tuttavia non ci sono grosse pecche, e anche il songwriting è discreto: le 10 tracce che compongono Rose Of Jericho sono abbastanza eterogenee tra di loro senza però "sputarsi" l’un l’altra, ma creando un miscuglio in cui ogni brano è una storia a sé, legata alle altre ma comunque diversa e riconoscibile. In definitiva, Rose Of Jericho dei Morgana non sarà un capolavoro epocale, ma ha comunque diverse frecce al suo arco e sarà amato senz’ombra di dubbio dagli amanti del genere. Per tutti gli altri, come me, rappresenta comunque un buon disco, e va apprezzato per quanto vale perlomeno in maniera obiettiva.

Grewon

Contatti:
www.morganadelaude.com

Tracklist:

01 – Alive
02 – Love Me The Way I Am
03 – Golden Hours
04 – Lady Winter
05 – Gio
06 – Bang Bang
07 – I Will Not Turn Back
08 – How Do You Feel
09 - … And Kickin’
10 – Lady Winter (acoustic version)