MORGANA – Rose Of
Jericho
(2011, Nadir Music)
Alternative Post Rock
Benché possa sembrare una
passeggiata agli occhi dei "profani" scrivere una recensione per una
rivista, che sia cartacea oppure online, non è mai una cosa così facile come
sembra. Non basta infatti soltanto la capacità di scrivere in un italiano
grammaticalmente corretto, ma il problema è anche a livello di responsabilità,
in quanto le parole che si usano possono avere un effetto in qualche modo
"catartico" in chi legge, condizionando le sue scelte e i suoi
acquisti. E' estremamente importante, quindi, l’onestà e l’obiettività di chi
scrive, per non avere scrupoli di coscienza verso le band che meritano davvero
e verso la musica stessa a cui siamo devoti.
Quest’introduzione è volta a giustificare
le mie seguenti parole su Rose Of
Jericho, l’album dei Morgana,
che soggettivamente non mi ha colpito molto, non essendo il mio genere, ma che
comunque resta un buon lavoro al di là dei gusti personali e quindi ho il
dovere morale di esaminarlo obiettivamente e senza "sentimentalismi".
I Morgana propongono un Rock abbastanza ruvido e moderno, con
richiami alla scena Post Rock/Post Grunge/Alternative Rock del decennio appena trascorso. Ben pochi
virtuosismi quindi: Rose Of Jericho
è composto da circa 37 minuti di graffi sonori in cui emerge, come una rosa nel
deserto, la voce della cantante, su cui spenderò qualche riga in più. Avendo
capito che scopiazzare Tarja Turunen o Amy Lee non rende, molte band attuali
cercano di proporre timbri vocali all’insegna dell’innovazione e della
particolarità; in questo i Morgana ci
sono riusciti alla grande: la loro vocalist ha un vocione che per molti versi
(soprattutto nel controcanto) mi ha ricordato i gorgheggi dell’indimenticabile
Sandra Nasic (Guano Apes) o le sonorità vocali dei 4 Non Blondes. Essa è
pulita e ben impostata (malgrado alcuni difetti), e con una pronuncia inglese
più che discreta: davvero notevole. Sulla linea vocale della voce principale,
poi, ci sono aggiunti diversi cori e controcanti sempre ad opera della stessa
cantante, che forniscono un piacevole effetto "riempitivo" alle
canzoni ma che forse in alcuni punti del disco avrebbero potuto essere messi un
po’ da parte per focalizzarsi meglio sulla voce principale, talvolta (appunto)
un po’ indecisa. Il talento della cantante si vede eccome, ma nella mia (lo
ammetto) insopportabile pignoleria avrei preferito che avesse osato di più, che
avesse mostrato a tutti il suo pieno potenziale, mentre mi ha dato
sommariamente l’impressione di volerlo trattenere. Non che sia un problema
questo, eh, assolutamente: anzi è una di quelle voci che poi in sede live
spaccano di brutto, sia tecnicamente parlando che come emozioni che
trasmettono, quindi il mio giudizio complessivo resta positivo. Anche
strumentalmente parlando il livello compositivo è notevole, sebbene magari non
faccia gridare al miracolo per gli ovvi limiti imposti dal genere musicale.
Tuttavia non ci sono grosse pecche, e anche il songwriting è discreto: le 10
tracce che compongono Rose Of Jericho
sono abbastanza eterogenee tra di loro senza però "sputarsi" l’un
l’altra, ma creando un miscuglio in cui ogni brano è una storia a sé, legata
alle altre ma comunque diversa e riconoscibile. In definitiva, Rose Of Jericho dei Morgana non sarà un capolavoro epocale,
ma ha comunque diverse frecce al suo arco e sarà amato senz’ombra di dubbio
dagli amanti del genere. Per tutti gli altri, come me, rappresenta comunque un
buon disco, e va apprezzato per quanto vale perlomeno in maniera obiettiva.
Grewon
Contatti:
www.morganadelaude.com
Tracklist:
01 – Alive
02 – Love Me The Way I Am
03 – Golden Hours
04 – Lady Winter
05 – Gio
06 – Bang Bang
07 – I Will Not Turn Back
08 – How Do You Feel
09 - … And Kickin’
10 – Lady Winter (acoustic
version)