martedì 8 gennaio 2013

TOP & FLOP 2012... secondo Grewon!

TOP

Ensiferum - UNSUNG HEROES (folk extreme metal)

Dopo il tiepido "From Afar", finalmente i finnici si son ripresi e hanno sfornato un album forte, solido e compatto. Epicità ai massimi livelli.


Eluveitie - HELVETIOS (folk death metal)

Finalmente un loro disco dove death metal e inserti folk si amalgamano correttamente. Non siamo ancora ai livelli di perfezione dei Suidakra, ma finalmente c'è qualcosa di veramente cazzuto dai tempi di "Spirit".


JAM Project - THE MONSTERS (jrock)

Ennesima riconferma per una super band in grado di spaziare in ogni genere musicale, dal pop al progressive metal.


Marillion - SOUNDS THAT CAN'T BE MADE (neo progressive rock)

Ah però. Dire che è il miglior disco dei Marillion da "Marbles" ad oggi pensate sia un eufemismo? Beh, ascoltatelo e cambierete idea.


Demon Hunter - TRUE DEFIANCE (groove metal)

Una formazione americana nata come gruppo metalcore, che negli anni si è evoluta verso un sound più complesso e studiato. Ottima prova anche quest'anno, a dimostrazione che non servono necessariamente testi anticristiani per produrre del metal di qualità.




FLOP


Luca Turilli's Rhapsody - ASCENDING INTO INFINITY (Power Symphonic Metal)

I risultati della dipartita di Luca Turilli non sono stati una gran cosa. Disco monotono, ripetitivo e talvolta anche fastidioso. E' triste doverlo ascoltare e ricordare i capolavori dell'era d'oro dei Rhapsody, nostalgia canaglia!


Skunk Anansie - BLACK TRAFFIC (Post Grunge)

Dopo lo spumeggiante "Wanderlustre", sembrava che la reunion degli Skunk Anansie avrebbe portato una serie di dischi di forte spessore. Invece il nuovo "Black Traffic" è piuttosto deludente. Troppo breve e con ben poche idee interessanti.


Sonata Arctica - STONES GROW HER NAME (Progressive Power Metal)

"Unia", il disco che segnò il cambiamento radicale dei Sonata Arctica, aveva diviso la critica. "The Days of Grays" invece ottenne diversi riconoscimenti positivi, e lasciava ben sperare. Purtroppo, con "Stones Grow Her Name" si è fatto un passo indietro, verso la monotonia e la piattezza. Peccato.


Gotthard - FIREBIRTH (Melodic Hard Rock)

Tutto il mondo sta acclamando quest'album (il primo dopo la morte del grande Steve Lee) come un eccezionale capolavoro. Sarà, ma non è riuscito a prendermi più di tanto. Non quanto i precedenti dischi, perlomeno. Inizia e finisce senza lasciarmi emozioni indelebili.


Wintersun - TIME I (epic extreme metal)

Sette anni. Sette lunghi anni di attesa per quest'album, che finalmente è uscito. E' bello? Si, decisamente. Ma perché cavolo lo hanno diviso in due parti, facendo uscire solo un acerbo ep? Se li avessero uniti entrambi (sicuramente non si sarebbero superati gli 80 minuti del CD) la valutazione sarebbe stata diversa.


MIGLIOR ALBUM ITALIANO/UNDERGROUND

(EchO) - DEVOID OF ILLUSIONS (Doom Metal)
Un capolavoro assoluto, atmosfere liquide per un'esperienza sonora senza precedenti. Un prodotto eterogeneo ed eclettico, che colpisce dritto al cuore
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TOP & FLOP 2012... secondo Furia!

top album 2012
obscura (illegimitation)
incantation ( vanquish in vengeance)
beheaded (never to dawn)
dying fetus ( reign supreme)
psycroptic (the inherited repression)

flop album 2012
soulfly (enslaved)
exilia (decode)
meshuggah (koloss)
vision divine (destination set to nowhere)
cradle of filth (the manticore and other horrors)

top italiani
antropofagus (architecture of lust)
natron (grindermeister)
coprophiliac (Whining bitch treatment)
necrotorture (gore solution)
buffalo grillz (manzo criminale)


miglior live
7 vulgar fest
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Recensione Progress Of Inhumanity

Progress of Inhumanity - Escalating Decay
(2010, Punishment 18)
Thrash Hardcore Grind

Mettiamo subito in chiaro che se state cercando un disco violento e schizzato lo avete appena trovato.
Al primo impatto, la quasi totale assenza di ritornelli e i suoni non troppo curati (a mio parere) può dare l'impressione di avere a che fare con un pastrocchio da tipico esordio immaturo...tutt'altro.

Il groove di questi ragazzi è innegabile, la struttura di ogni pezzo ha un senso tutto suo ma non c'è una parte che si evolva senza un discreto gusto musicale, I riff di chitarra svariano con grande abilità tra il punk hardcore il thrash metal più incazzato e il grind senza avere particolari punti morti.

I testi non possono che denunciare la truffa del progresso e tutte le sue bugie, argomento che potremmo approfondire all'infinito....con una simpatica sfuriata dedicata ai fottuti emo, mi sembra doveroso.

Le mie critiche riguardano 2 aspetti che non sono negativi ma semplicemente credo si possano migliorare:
-Le linee vocali spesso mi danno l'impressione di essere buttate un pò li, la voce ha un ottimo impatto e la rabbia si sente forte e chiaro, ma se ci fosse un piccolo tocco di personalità in più il disco intero farebbe un salto di qualità non poco significativo.
-I suoni mi fanno pensare a una registrazione fatta con i mezzi a disposizione, forse con un'attrezzatura più all'altezza di questi ragazzi avremmo avuto un lavoro ancora più devastante, ma non escludo che possa essere una vera e propria scelta, anche perchè si capisce tutto discretamente bene.

Comunque sia, staranno nelle chiavina delle mia macchina per un bel pezzo, mi hanno veramente esaltato.

Voto: 9/10

Tracklist:
1. Uncertain Future
2. Modern Opportunist
3. Predetermined Path
4. Institutions Of Deceit
5. Scene Critics
6. Well Turned Citizen
7. Legal Punishment
8. Emo Disposer
9. Seat Is Taken
10. Victims Of Injustice
11. Class Swine
12. Faceless
13. Simplicity
14. Suits And Ties
15. Under Concrete Walls
16. Preaching Deception
17. Tit For Tat
18. Greedy Ruthless Nation
19. Inside Change
20. Zero Achievement
21. Intent To Distribute


Roberto Scalisi
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Recensione MadMaze

Madmaze - Frames Of Alienation
(2012, Punishment 18)
Thrash


Purtroppo mi trovo a recensire un disco che non mi piace, spero che questi ragazzi non me ne vogliano...
I MadMaze sono senza dubbio dei musicisti preparati, i quali anni passati a coverizzare i loro gruppi preferiti hanno forgiato una capacità di esecuzione nettamente sopra la media, fattore che gli ha permesso di offrire al pubblico un prodotto professionale di discreto livello. Chiunque abbia come band di riferimento gli Anthrax o i Testament simpatizzerà (come minimo) per questo gruppo modenese. Tra i testi, che trattano argomenti come il controllo mentale da parte dei media e delle religioni, ho apprezzato il testo dedicato al progetto MK-ultra, il quale tratta prevalentemente il punto di vista di chi è controllato, argomento molto caldo per chi è interessato ai mezzi sofisticati dei poteri forti.
Il fatto che non ci siano novità a livello di proposta musicale, è una caratteristica ormai talmente comune che parlarne in maniera negativa sembra superfluo, tuttavia penso che anche senza innovazioni epocali si possa dare un'impronta personale a un genere ben assimilato e interpretato, non ritengo comunque "Frames of Alienation" un buon esempio.
Il motivo per cui non mi piace è che gli arrangiamenti sono talmente articolati e scolastici da perdere di vista la "nobile causa" della violenza e della sfacciataggine. I pezzi mi sembrano troppo lunghi e paradossalmente troppo simili tra loro. Il fatto che mi siano piaciuti solo il pezzo strumentale (Beyond) e la traccia fantasma, mi fa pensare che l'attitudine compositiva in questione sia più ispirata sulle melodie che sulla violenza, senza alcuna malizia ovviamente.
Mi spiace non poter dare un voto alto a una Band con tali potenzialità, ma non me la sento di darlo per questo disco. In futuro chissà
...

Voto: 6/10

TrackList
1. Walls Of Lies
2. Sacred Deceit
3. Mad Maze
4. Cursed Dreams
5. Beyond (Instrumental)
6. Caught In The Net
7. Lord Of All That Remains
8. Mk-Ultra
9. Retribution

Roberto Scalisi
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Recensione OTHER VIEW

Other View - Going Nowhere
(gen 2013, autoprodotto)
Heavy-Power


Qui, parlerò del primo full-lenght, autoprodotto, degli Other View, album in prossima uscita nei primi mesi del nuovo anno, e che si intitola “Going Nowhere”. Questo loro primo lavoro in studio nasce, però, da una decennale esperienza della band, e racchiude i gusti e le variegate esperienze personali del sestetto che compone gli Other View.
Il combo è formato dai due fondatori, Lon HaWk alla voce e Stefano Candi alla chitarra, dall'altra chitarra Francesco Tuscano, da Giacomo Bizzarrini dietro le pelli, da Antonio La Selva al basso e da
Matteo “Vidar” Cidda alle tastiere.
La band muove i primi passi nel 2003 e nasce come progetto di stampo heavy classico con influenze power; ma col tempo, e l'apporto significativo in fase di songwriting di tutti gli elementi dei Other View, il sound si affina e spazia in varie direzioni, pur restando potente, veloce e diretto in brani come “exile” e “in a tower of lies”; ma si possono riscontrare bene alcune sfumature prog in brani come “rebirth”, grazie al lavoro di Bizzarrini alla batteria. La voce è sempre pulita e calda (mi ricorda in certi passaggi un Bailey più tagliente), e i chorus sono immediati e di pronta assimilazione, come nei primi Maiden. Nella tracklist è presente anche una ballad, “Balder's dream”, il cui video è vedibile al canale 22otherview su youtube.
La produzione è buona e i suoni son quasi sempre, forse ad eccezione della ballad, apprezzabili; il songwriting è ricercato sia nelle musiche che nei testi; ovviamente inventare qualcosa di assolutamente nuovo in ambito heavy-power è difficile e anche qui non ci son novità stilistiche, ma lo stile della band esce comunque fuori e l'intero album si ascolta con piacere e subito prende l'orecchio dell'ascoltatore.

Voto: 8/10

Tracklist:
01- Exile
02- Doppelganger
03- Rebirth
04- Balder's Dreams
05- In A Tower Of Lies
06- Lost In Heaven And Hell
07- Every Friday
08- Reason Of Life
09- Spawn

EvilViking

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