Seconda intervista della Metal
Arci Webzine riguardo i personaggi più importanti della scena Metal
salentina. Oggi qui per noi ci sarà colui che forse è il più adatto a rappresentarla,
una vera istituzione del passato e presente Metal locale, nonché il baffo più
famoso del leccese (e mio idolo personale: Ilario Suppressa, noto chitarrista degli Hopesend (e non solo), che nonostante la veneranda età continua a
sfornare sano Metal rimanendo il simpatico alcolizzato che noi tutti
conosciamo.
Ciao Ilario, saluta gli amici di Metal Arci Webzine (che immagino non
vedranno l’ora di leggere ‘st’intervista) e introduci brevemente la tua ventennale
carriera di militanza Metal per quei
pochi neofiti salentini che non ti conoscono...
Salve a tutti amici di Metal Arci Webzine… ma seriamente, a
chi frega qualcosa di questa intervista? Ok, sorvoliamo (ma così per curiosità,
vorrei nome cognome e codice fiscale di quelle fantomatiche persone che non
vedono l’ora di leggere ‘st’intervista)…
Già parlare di carriera mi sembra esagerato,
è invece giusto il termine “militanza”… Ho cominciato ad ascoltare musica
“tosta” (giusto per non usare inutili etichette) se non ricordo male intorno
agli 11-12 anni: all’epoca vi sembrerà strano ma il mio muso non era coperto da
una certa peluria come oggi, e subito prima della maggiore età ho preso in mano
per la prima volta una chitarra, e da allora non mi sono più ripreso! Ho messo
su la mia prima band con i pochi amici del mio paese con cui condividevo la
passione per il metallo, il nome del
gruppo era Death-Blow, e credo
tuttora che era un nome fantastico… ma credo anche che il nome fosse l’unica
nota positiva di quella band… Da allora ho suonato e suono in vari gruppi di
diverso genere, per citarne alcuni dico Terremoto,
Hopesend, L’Impero Delle Ombre, Witchfield,
ho collaborato con altri gruppi come i già citati L’Impero Delle Ombre, Sancta
Sanctorum, The Providence, ho organizzato
concerti e trasferte per concerti, ho scritto per qualche fanzine e webzine… e ho
bevuto tanto! Niente di eccezionale praticamente, ho solo esternato come ho
potuto la mia passione per un certo tipo di musica con tutto quello che ci sta
attorno, perché penso che l’Heavy Metal
non è solo un genere musicale… l’Heavy Metal
non si ascolta, non si suona… si vive!
All’attivo hai una partecipazione
con gli Hopesend al Gods of Metal, una coi Terremoto all’Agglutination, collaborazioni di prestigio con personaggi noti, più
diverse altre soddisfazioni lavorative, prima fra tutte l’aver fatto da fonico
nientemeno che agli Exodus in quella famigerata data di Manduria. Guardando
indietro come giudicheresti la tua carriera? Senti di essere completamente
soddisfatto o hai qualche rimpianto o qualche obiettivo da raggiungere in
futuro?
Ancora con ‘sta carriera… Vabbé,
completamente soddisfatto assolutamente no! Sicuramente gli esempi da te citati
sono state delle esperienze importanti e soddisfacenti, e ce ne sono state
altre di esperienze positive, ma ho ancora voglia di fare e di tirare fuori un
sacco di roba che ho dentro per cui credo che, in termini tecnici, continuerò a
rompere i coglioni! Gli obiettivi per il futuro me li pongo volta per volta, al
momento un obiettivo a cui sto lavorando è il disco con gli Hopesend (dopo 10 anni sarebbe anche
ora), ma non è il solo… Per quanto riguarda i rimpianti a livello musicale non
ne ho degni di nota… diciamo solo che qualche volta avrei fatto meglio ad
essere più duro, ma va bene così, respiro ancora!
Tu hai vissuto intensamente la
vecchia scena Metal salentina e continui a esser protagonista di quella
attuale, mettendo a confronto i due periodi pensi che siamo andati peggiorando
o stiamo migliorando? E cosa rimpiangi di quegli anni (oltre a un fegato più
sano)?
Parto dal fatto che il fegato non
lo rimpiango affatto, funziona ancora…quando la cirrosi arriverà te lo farò
sapere! Credo che per certi versi ci siano stati dei miglioramenti, e per altri
era decisamente meglio prima. Nella scena attuale (non sempre ma il più delle
volte) credo che ci sia più professionalità nelle bands rispetto al passato, e comunque
i gruppi validi c’erano una volta e ci sono anche ora. Un po’ di anni fa
c’erano ancora i centri sociali autogestiti, e i live che si organizzavano
erano fatti con mezzi quasi di fortuna, ma c’era la voglia di uscire e di farsi
sentire, di incontrarsi e di confrontarsi, e c’era anche la voglia di puro
divertimento e ad ogni concerto c’era un pogo massacrante, e si tornava a casa
contusi ma soddisfatti e con un sorriso da un orecchio all’altro. All’epoca
credo che il supporto per le bands era una cosa molto naturale… non importava
il nome o il genere di chi suonava, l’importante raggiungere quel posto dove
sicuramente c’era qualcuno con degli strumenti che faceva casino! Oggi invece
spesso c’è troppa “puzza sotto il naso”… Quelle poche persone che ancora si
sforzano di organizzare un concerto non hanno il riscontro che meritano, e
quindi vedi dei live con pochissima gente…sembra che le nuove generazioni
preferiscano starsene seduti davanti a un computer per parlare sui forum di
questo gruppo o di quel concerto, ma di muovere il culo e supportare
fisicamente anche soltanto con urla e sudore non se ne parla!!! Forse sono
davvero troppo vecchio e non riesco a capire che “il metallaro di oggi” deve necessariamente
esistere in rete: magari il prossimo passo saranno i concerti in video
conferenza… vaffanculo!
Da quale orgia musicale nasce
l’Ilario chitarrista? Chi sono stati i principali donatori di seme?
(Ah! Ah! Ah!) l’Ilario chitarrista? Chi è costui? Sicuramente il
primo motivo cronologicamente che mi ha portato ad amare certe sonorità si
chiama Deep Purple, e quindi Richie Blackmore è stato il primo a
rapirmi e a convincermi a prendere in mano quel fantastico strumento che è la
chitarra… Poi ce ne sono stati tanti altri, ce ne sarebbero davvero troppi da
citare: Randy Rhoads (immortale), Alex Skolnick, naturalmente l’extraterrestre
Jimi
Hendrix… Ok, mi fermo qui perché sono davvero tanti i nomi che mi
vengono in mente. Naturalmente questi sono solo stati dei donatori di seme
(bello questo termine, complimenti Alessandro), e loro rimangono dei mostri
sacri, mentre io sono uno che percuote sei corde per comunicare qualcosa troppo
spesso indecifrabile.
So che circola l’accusa infamante
secondo cui tu suoni “pizzica”. Immagino che tu ci tenga a smentire pubblicamente,
vero?
L’accusa è infamante, ma
sinceramente non è del tutto infondata, e me ne prendo le responsabilità! Tra i
vari progetti con cui suono ci sono i Terra
Pi Ciciri, e all’inizio facevamo pizzica, lo ammetto… Dopo anni e anni di
metallo in cui suoni e spendi un botto di soldi per strumentazione e cazzi
vari, avevo voglia di pareggiare un po’ i conti economici con la musica, e
quindi mi sono letteralmente prostituito, visto che per fare tre note ed un solo
ritmo la gente stranamente paga! Ma questa carriera da mignotta musicale non ha
avuto una vita lunga visto che in realtà io ero solo uno dei quattro (oggi
cinque) di quel gruppo che si rompeva le palle suonando pizzica e quindi il
genere è cominciato a cambiare, finché abbiamo cominciato a divertirci
arrivando ad un folk aperto a qualsiasi stronzata… Con l’arrivo del
divertimento in questa band, sono andate via le chiamate che ti offrivano
concerti ben pagati… e sono decisamente più contento oggi!
Come pensi sarebbe stata la tua
vita se non avessi mai conosciuto il Metal
e la chitarra?
Credo che sarei stato un
tossicodipendente come la maggior parte di quelli della mia generazione nel mio
paese, e magari sarei già schiattato di overdose… Negli anni ottanta la
situazione era davvero critica per una certa fascia d’età, e solo da poco,
pensandoci, sono arrivato alla conclusione che sono sfuggito a quel periodo
solo perché avevo la musica su cui sbattere la testa… Per il resto c’è ancora
tempo!!!
In tanti ti hanno conosciuto come
“organizzatore di pullman per concerti”, di cui ormai è tradizione l’annuale
scampagnata all’Agglutination, dove succede
sempre di tutto, all’insegna della goliardia e delle cassette porno. So per
esperienza che di aneddoti particolari ne avresti da condividere a bizzeffe, ma
c’è n’è qualcuno in particolare che ti senti di raccontarci?
I viaggi all’Agglutination sono una serie interminabile di aneddoti, non saprei
da dove cominciare. Ricordo quella volta che l’autista ha fermato il pullman
per strada perché il videoregistratore non funzionava, e ha chiamato il
titolare della ditta da cui si noleggiava lo stesso pullman con voce adirata
dicendo «Il videoregistratore non funziona, i ragazzi DEVONO vedere il film,
come cazzo dobbiamo fare!!!», e dall’altro capo del telefono cominciarono ad
arrivare istruzioni che prontamente ci venivano riferite, e appena sullo
schermo è partito il pornazzo l’autista ha chiuso il telefono, e con immensa
soddisfazione ha detto «Ok ragazzi, adesso possiamo andare!»… Ma ce ne sono
un’infinità di storie da raccontare, ci vorrebbe un’intervista solo per
questo...
Anche a te come fu per Luca
Alfieri, ti tocca la domanda da sputtanamento, qual è il disco più osceno che
potremmo trovare nella tua collezione? Lady Gaga? Malgioglio? Finley?
Stratovarius?
Green Day -
Dookie.
Ho quel disco, ma ci tengo a precisare che non ci ho speso soldi, l’ho rubato
(merito lo sputtanamento ma voglio limitare i danni, con un po’ di impegno
avrei potuto rubare qualcos’altro!). Visto che li hai citati ti dico che ho
anche qualcosa degli Stratovarius, ma prima di Visions:
lo reputo un gruppo serio e chiaramente i dischi che ho sono del primissimo
periodo.
Ozzy
o Dio?
Domanda di riserva?
Metallica
o Megadeth?
Entrambi per quanto riguarda gli
anni ’80, nei ‘90 salvo qualcosa del Black Album, e reputo Countdown
To Extinction un discone, per il resto non mi pronuncio...
Parliamo anche dell’Ilario Suppressa sex-symbol, il tuo
look totalmente no compromise, da playboy
metallaro d’altri tempi: ti ha mai
creato problemi in una città piccola come la tua Leverano (o meglio dire
Liiranu)?
Sono contento che finalmente
qualcuno si sia accorto che sono un sex-symbol, ma sono scontento del fatto che
quel qualcuno sia proprio tu (de gustibus…)! Un po’ di anni fa chiaramente i problemi a Liranu (e non solo)
ci sono stati: Carabinieri che mi fermavano continuamente (Tié!!! Io sempre
pulito!!!), gente che parlava senza conoscermi per la felicità e la
soddisfazione dei miei (pori cristiani quante ne hanno sentite), ma ho sempre
avuto dei calli durissimi per questa roba, e alla fine l’ho avuta vinta io!
Essendo che non sono più un ragazzino (all’anagrafe), oggi posso affermare che
a Liranu (e non solo) sono conosciuto e all’apparenza (poi chi lo sa?) sono
anche rispettato nonostante capelli, baffone e “magliette con i mostri”!
Naturalmente a qualcuno sarò antipatico, quindi chi vuol parlare male faccia
pure, si dice che siamo in un paese democratico dove c’è libertà di pensiero e
di parola!
Le domande sarebbero finite ma
visto che abbiamo davanti un personaggio di così alta levatura culturale ne
approfittiamo per qualche domanda che esula dal discorso musicale. Cosa ne
pensi della scena politica italiana attuale?
Ho appena fatto un rutto che
poteva essere più che sufficiente per esprimere il mio punto di vista in
proposito, ma visto che l’intervista va letta e non ascoltata spenderò qualche
parola: qualcuno parla male di un presidente regionale perché è “frocio”, la
stessa gente poi si fa inculare (metaforicamente e non) a sangue da un nano
pelato: finché questi esseri continuano a pensare (e votare) in questo modo
sono costretto a dire che in Italia ci meritiamo il governo “del grande
fratello”! Per quanto mi riguarda meglio frocio che ladro, bastardo e coglione!
Ps: ho usato il termine “frocio” e
non “gay” o “omosessuale” per raggiungere anche le illuminate menti degli
elettori di cui parlavo prima… Respect!
Meglio Selen, Cicciolina, Moana
Pozzi o Jenna Jameson?
Niente in contrario per Selen e
Cicciolina, ma Moana rimane un mito, e a Jenna Jameson dal momento che è stata
testimonial delle chitarre Jackson devo davvero tanto… e tante… locandine!
A giudicare da un tuo personale
contatto sei un estimatore del film “I Soliti Sospetti” (a proposito,
guardatevelo che merita!) e so della tua partecipazione a qualche
cortometraggio della “Spaphard Production” e del tuo ruolo di antagonista nel
film su Marcello Zappatore (più altri video di pubblico dominio di cui
eviterò di accennare dietro tuo lauto compenso). Parlaci della tua passione per
il cinema e consiglia ai nostri lettori qualche film da sapere assolutamente
per chi volesse diventare un tuo emulo e fidato seguace.
Partecipazione a qualche
cortometraggio della Spaphard un cazzo!!! Io ero parte integrante di quell’orda
di mentecatti che giocavano con la videocamera, ma anche la Spaphard Produccion
(non è un errore, si scrive con due “c”) è un argomento troppo ampio da
affrontare qui. Il mio ruolo di antagonista in W Zappatore (non è un
film su Marcello Zappatore, niente di biografico, è una storia fantasiosa
e bizzarra del lato oscuro del salento, in cui Marcello interpreta se stesso) è
stata un’esperienza bellissima e grottescamente imbarazzante a livello
personale, ma siccome il film non l’ho ancora visto non so se sarò in grado di
dire altre cose positive in proposito… Comunque corre voce che ad aprile ci
sarà la prima assoluta nazionale a Lecce di questo film, quindi spero vivamente
che chiunque legga questa intervista (si, quelli di cui volevo nome cognome e
codice fiscale) abbiano altro da fare in aprile!!! La mia passione per il
cinema credo che sia esplosa nel periodo in cui al C.S.A. Rosa Luxemburg di
Leverano organizzavamo dei cineforum, lì ho imparato a comprendere meglio
l’arte che c’è dietro ad una ripresa, ed è una cosa fantastica immergersi, o almeno
provare a farlo, nell’occhio del regista. Il cinema è una forma potentissima
per esprimersi e per comunicare, e per come sono fatto io è una cosa naturale
essere rapiti da un film quando è fatto bene, come può succedere quando si
ascolta una canzone, quando si osserva un quadro… è arte! Consigli? La prima
cosa che mi viene in mente sarebbero tutti i film di Stanley Kubrick, ma in
realtà titoli da consigliare non ne ho, è un impresa troppo difficile per me. Voglio
citarne uno solo per il fatto che nei circuiti “commerciali” è stato
dimenticato troppo in fretta e sembra che sia diventato di difficile
reperibilità, anche se spero di sbagliarmi… sto parlando di “Fragole e Sangue”,
se vi capita guardatelo! Per chi volesse diventare un mio emulo e fidato seguace
il consiglio è: lasciate stare… la vita va goduta!
Caro Baffo, fosse per me ti farei
ancora 12 o 13 domande, ma non vorrei che il prossimo numero della fanzine sia
occupato esclusivamente da questa intervista quindi chiudiamo qui (anche perché
forse in molti avranno smesso di leggere 2 o 3 domande fa) quindi prenditi
questa ultimo spazio per pubblicizzare le tue 47 band e per lanciare un
messaggio di speranza al mondo.
Sì… due o tre domande fa… Secondo
me si sono fermati a “nome cognome e codice fiscale”, tranne te che hai letto
qualche rigo in più per il solo motivo che l’intervista l’hai fatta tu (hai
presente la zappa sui piedi?)! Delle mie presunte 47 band citerò solo: Hopesend (lurido e grezzo metallo Made in Salento da dieci anni); S.W.Y.B. (la boy band fautrice del
Leverano-Rock); i già menzionati T.P.C.
(quelli che NON fanno pizzica); i The
Banda (il nome è provvisorio), di cui non dirò niente finché non usciamo
fuori e… magari tra un po’ di tempo sarò in grado di aggiungere un paio di
altri nomi! A tutti questi mando un saluto visto che in realtà non ho niente da
pubblicizzare. Un grosso salutone anche a tutte le persone e a tutte le band con cui ho collaborato o in
qualche modo ho avuto a che fare. Il messaggio di speranza è cosa ardua, ad
ogni modo spero che la gente impari davvero a supportare la scena come si deve…
e spero che ti sia passata la voglia di intervistarmi, ciao! \m/
Torrrmentor