Dopo l’ottimo giudizio sul loro secondo album che potrete trovare tra
le recensioni di novembre di Metal Arci
Webzine ecco rispondere alle nostre domande Max e Gianpaolo degli Stillness Blade
Ciao! Grazie per la recensione
e per lo spazio che ci state concedendo!
Salve a voi, iniziamo
quest’intervista chiedendovi se vi ha sorpreso questo successo di critica per Break Of The Second Seal che in
parecchie recensioni riscuote ottimi consensi, o eravate già consci del fatto
di aver partorito un lavoro così interessante?
Ci speravamo! Dato che con il debut
album, uscito nel 2007 per la canadese Obskure Sombre Records, ricevemmo molti
consensi in Italia e all’estero; con Break
Of The Second Seal, che è stato curato molto di più in tutto, di
conseguenza, avevamo più motivi per
alimentare le nostre speranze.
Il precedente The First Dark Chapter pur essendo un
buon album mancava di qualcosa per poter arrivare al valore di questo secondo
album. E’ tutto parte di una normale evoluzione musicale o c’è stato un diverso
approccio compositivo stavolta?
Crediamo che con Break Of The Second Seal ci siamo
evoluti in fase di arrangiamento. Facendo tesoro delle passate esperienze,
l’approccio alle registrazioni è stato più studiato e curato, ed in studio
abbiamo cercato di dare il massimo… speriamo per il futuro di poter produrre un
cd ancor più valido.
Ho apprezzato parecchio gli
inserti Black nel riffing, che danno
un tocco in più alle composizioni. Quanto c’è di Black negli Stillness Blade,
e quali sono i vostri principali riferimenti in materia?
Di Black Metal c’è tanto… i riff Black
Metal accentuano l’angoscia e malvagità nel nostro sound, rendendo meglio
alcune sensazioni che vogliamo esprimere.
Sicuramente tra tutti i gruppi
Black Metal, il riferimento
principale sono i Dissection, di cui siamo
grandissimi estimatori.
Illustrateci il concept alla
base di Break Of The Second Seal.
Break Of The Second Seal (The Eternal Damnation) è uscito per la Punishmet
18 Records, ed è il seguito del nostro primo album The First Dark Chapter (Misanthropic Elevation). L’assassino che
vive ed uccide nel progetto Stillness Blade,
in quest’album, miete le sue vittime associandole a dei blocchi energetici
secondo filosofie orientali. A differenza del nostro primo disco, in
quest’ultimo sono disseminati indizi sia sonori che grafici. Sono tanti i
particolari che potrebbero sembrare insignificanti, ma che hanno un valore
fondamentale, a partire dalle lame dei pugnali, dei codici presenti sulle else,
delle note presenti alla fine di ogni pezzo…e molto altro. Raccogliendo il
tutto e decifrandolo, si verrà a conoscenza di come l’assassino sceglie le sue
vittime ed agisce.
Break of the Second Seal (The Eternal Damnation) è stato registrato
ai Bunker Studio di Melendugno in 5 giorni e mixato ai 16th Cellar Studio di
Roma da Stefano Morabito a Dicembre 2009.
La figura di Antonio Donadeo
alla batteria dà indubbiamente un apporto decisivo alla causa Stillness Blade, ma nello stesso tempo
è anche una presenza “ingombrante” visto che spesso si catalizza l’attenzione
ingiustamente solo verso di lui, sottovalutando il lavoro di basso e chitarra.
Sentite il “peso” del suo curriculum oppure no?
Antonio è prima di tutto un
grandissimo amico con cui abbiamo condiviso sacrifici e passione per il Metal Estremo. Non abbiamo mai pensato
che fosse una presenza ingombrante… siamo stati sempre felicissimi di averlo
dietro le pelli. Siamo consapevoli in tanti di quello che ha fatto e di quello
che è capace di fare. Oltretutto, abbiamo sempre pensato che il lavoro di
batteria fosse di primaria importanza per un genere come il nostro.
Quando partirà la promozione
live dell’album? Ci potete anticipare qualcosa riguardo qualche possibile data?
Dovremmo partire con le date
live nei primi mesi del 2011. Speriamo di poter fare la presentazione
dell’album a Lecce, e poi di organizzare delle date in Italia ed all’estero.
Quale obiettivo si pongono ora
gli Stillness Blade? Dove volete
arrivare sapendo di avere dalla vostra un album che può essere considerato tra
i migliori album Death italiani del
2010?
Come detto prima, vogliamo
promuovere live il nostro ultimo album in Italia ed all’estero, sperando di
avere dalla nostra parte la bontà della critica. Non ci siamo prefissati
obiettivi, ma speriamo di poter arrivare più lontano possibile.
L’intervista è conclusa,
grazie a entrambi! Salutate i nostri lettori come meglio credete.
Innanzitutto ringraziamo te e
tutto lo staff di Metal Arci per lo
spazio che ci avete concesso!
Invitiamo tutti i vostri
lettori ai nostri prossimi concerti e ad ascoltare alcuni pezzi del nuovo album
su www.myspace.com/stillnessblade.
Al prossimo massacro!
Torrrmentor