sabato 8 gennaio 2011

TOP & FLOP 2010... secondo The Rock Child!


TOP

Slash - Slash
Basterebbe il suo nome… e se non basta aggiungo Ozzy, Lemmy, Iggy Pop, Alice Cooper, Dave Grohl, Chris Cornell, quel gran pezzo di gnocca di Fergie… Non basta? Ok, aggiungo anche che i pezzi sono fantastici e che il Chitarrista Riccioluto (senza trapianti…) passa con disinvoltura da un genere all’altro mantenendo sempre un livello qualitativo altissimo. E se non bastasse tutto questo, andate a chiedere a chi ha avuto la fortuna di vederlo in concerto, o guardate i video su Youtube del suo tour… asciugatevi la bava… e poi chiedetevi (come me) cosa è passato per la testa ad Axl Rose 15 anni fa…

Airbourne - No Guts, No Glory
Il Rock non muore mai (per fortuna!), e gli Airbourne sono sicuramente di questo parere. Una delle sorprese più belle di questo 2010: Hard Rock alla maniera degli AC/DC, con un leggero retrogusto anni ’80 che non guasta… Davvero un bell’album per una band da vedere dal vivo.

Scorpions - Sting In The Tail
Ultimo album (pare) per gli Scorpions, che hanno dichiarato si ritireranno alla fine del tour. Peccato, perché dimostrano di avere ancora tanto da dire e di poter dare la paga a tante Rock band improvvisate. Ottima prova vocale e chitarre a tratti davvero ruggenti per chi è “cresciuto con il rock”!

Ratt - Infestation
Che dicevo del Rock che non muore mai? Ennesimo esempio sono i redivivi Ratt, band anni ’80 che torna con un ottimo album graffiante come la voce del vocalist Stephen Pearcy. Come dire che i vecchietti hanno ancora tanto da insegnare…

Hinder - All American Nightmare
Terzo album per gli Inder, suoni più aggressivi rispetto ai precedenti e grande groove. Una band da tenere in considerazione, e da andare assolutamente a vedere dal vivo se passano dall’Italia.


FLOP

Iron Maiden - The Final Frontier
La delusione più grande del 2010 ce la riservano gli Iron Maiden, persi forse in un autocompiacimento e perdendo di vista (speriamo momentaneamente) la strada che loro stessi hanno tracciato tanti anni fa. Un album di non facile ascolto e comprensione, speriamo sia solo una breve parentesi.

Linkin Park - A Thousand Suns
Premesso che i Linkin Park non mi hanno mai fatto impazzire (almeno nelle parti Rap), questo album ha convinto poco non solo me, ma anche i fan storici della band. Un lavoro svogliato, privo di grinta e di mordente. Nell’insieme, davvero povero e poco ispirato.

Lordi - Babez For Breakfast
Anche per i Lordi un album privo di mordente, spesso ripetitivo e prevedibile nelle sue 15 tracce. La band che agli esordi aveva impressionato non ha saputo rinnovarsi e ultimamente sforna una delusione dietro l’altra.

Vince Neil - Tattoos and Tequila
L’album solista (il terzo, per la precisione) del vocalist dei Motley Crue è decisamente insipido, a partire dalla struttura: tolti un paio di pezzi originali (in puro stile Motley Crue), gli altri 10 sono delle cover di band che hanno influenzato Vince a suonare la Musica del Diavolo. Ok… ma che senso ha? Oltretutto, gli arrangiamenti sono spudoratamente in stile Motley Crue! Insomma, dell’intero album salverei solo la tipa tatuata in copertina…

Murderdolls - Women and Children Last
Nuovo album per i Murderdolls di Joey Jordison (drummer degli Slipknot), che sicuramente si sarà divertito a suonare la chitarra in questo album: il problema non è quanto si sia divertito lui, ma quanto ci si diverta ad ascoltarlo! Il punto è proprio questo: un lavoro che non dice nulla di nuovo, magari curato nei testi, ma musicalmente (e soprattutto sotto il profilo compositivo!) non dice niente di nuovo o di memorabile…