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Slash - Slash
Basterebbe il suo nome… e se
non basta aggiungo Ozzy, Lemmy, Iggy Pop, Alice
Cooper, Dave Grohl, Chris Cornell, quel gran pezzo di
gnocca di Fergie… Non basta? Ok, aggiungo anche che i pezzi sono
fantastici e che il Chitarrista Riccioluto (senza trapianti…) passa con
disinvoltura da un genere all’altro mantenendo sempre un livello qualitativo
altissimo. E se non bastasse tutto questo, andate a chiedere a chi ha avuto la
fortuna di vederlo in concerto, o guardate i video su Youtube del suo tour…
asciugatevi la bava… e poi chiedetevi (come me) cosa è passato per la testa ad Axl
Rose 15 anni fa…
Airbourne - No Guts, No Glory
Il Rock non muore mai (per fortuna!), e gli Airbourne sono sicuramente di questo parere. Una delle sorprese più
belle di questo 2010: Hard Rock alla
maniera degli AC/DC, con un leggero retrogusto anni ’80 che non guasta…
Davvero un bell’album per una band da vedere dal vivo.
Scorpions - Sting In The Tail
Ultimo album (pare) per gli Scorpions, che hanno dichiarato si
ritireranno alla fine del tour. Peccato, perché dimostrano di avere ancora
tanto da dire e di poter dare la paga a tante Rock band improvvisate. Ottima prova vocale e chitarre a tratti
davvero ruggenti per chi è “cresciuto con il rock”!
Ratt - Infestation
Che dicevo del Rock che non muore mai? Ennesimo esempio
sono i redivivi Ratt, band anni ’80
che torna con un ottimo album graffiante come la voce del vocalist Stephen
Pearcy. Come dire che i vecchietti hanno ancora tanto da insegnare…
Hinder - All American Nightmare
Terzo album per gli Inder, suoni più aggressivi rispetto ai
precedenti e grande groove. Una band
da tenere in considerazione, e da andare assolutamente a vedere dal vivo se
passano dall’Italia.
FLOP
Iron Maiden - The Final Frontier
La delusione più grande del
2010 ce la riservano gli Iron Maiden, persi forse in un autocompiacimento e
perdendo di vista (speriamo momentaneamente) la strada che loro stessi hanno
tracciato tanti anni fa. Un album di non facile ascolto e comprensione, speriamo
sia solo una breve parentesi.
Linkin Park - A Thousand Suns
Premesso che i Linkin Park non
mi hanno mai fatto impazzire (almeno nelle parti Rap), questo album ha convinto
poco non solo me, ma anche i fan storici della band. Un lavoro svogliato, privo
di grinta e di mordente. Nell’insieme, davvero povero e poco ispirato.
Lordi - Babez For Breakfast
Anche per i Lordi un album
privo di mordente, spesso ripetitivo e prevedibile nelle sue 15 tracce. La band
che agli esordi aveva impressionato non ha saputo rinnovarsi e ultimamente
sforna una delusione dietro l’altra.
Vince Neil - Tattoos and Tequila
L’album solista (il terzo, per
la precisione) del vocalist dei Motley Crue è decisamente insipido, a partire
dalla struttura: tolti un paio di pezzi originali (in puro stile Motley Crue),
gli altri 10 sono delle cover di band che hanno influenzato Vince a suonare la
Musica del Diavolo. Ok… ma che senso ha? Oltretutto, gli arrangiamenti sono
spudoratamente in stile Motley Crue! Insomma, dell’intero album salverei solo
la tipa tatuata in copertina…
Murderdolls - Women and Children Last
Nuovo album per i Murderdolls
di Joey Jordison (drummer degli Slipknot), che sicuramente si sarà divertito a
suonare la chitarra in questo album: il problema non è quanto si sia divertito
lui, ma quanto ci si diverta ad ascoltarlo! Il punto è proprio questo: un
lavoro che non dice nulla di nuovo, magari curato nei testi, ma musicalmente (e
soprattutto sotto il profilo compositivo!) non dice niente di nuovo o di
memorabile…