Innanzitutto grazie per averci
contattato, per noi è sempre un onore poter rispondere alle interviste a chi è
curioso al riguardo della nostra band.
Ti posso dire che tutti noi
non abbiamo preferenze riguardo ad un genere musicale definito, ci piace
ascoltare tutto, facendo sempre molta attenzione alla composizione del pezzo
che stiamo "studiando" e proprio per questo ci piace ascoltare nel
nostro studio molta musica differente per avere sempre idee fresche e tenere la
mente aperta.
Semplicemente suoniamo quello
che ci viene naturale senza doverci improntare in un genere che potrebbe essere
solo il Thrash, lavoriamo molto sui
pezzi e molte volte li riscriviamo da capo per raggiungere quella che per noi
al momento può essere la perfezione.
2) Ho ascoltato molto bene il
vostro Your Omen, un netto
distaccamento rispetto ad Assassination
secondo me, molto più simile a un’idea di Thrash
Death in stile The Gathering, con una diversa cura anche nei testi, visto
pezzi come NO POLITICS e THRASH IS BACK IN TOWN. Come nascono i vostri testi e
la scelta degli argomenti da trattare?
Ci piace raccontare la nostra
vita di tutti i giorni, oppure, nel mio caso, raccontare in maniera molto
ricercata delle riflessioni su pensieri e stati d'animo, girandoci attorno con
frasi forti e d'impatto. Riguardo all'album la nostra è stata una scelta
ragionata e ci siamo concentrati sopratutto sull'atmosfera del disco, più che
sui singoli pezzi.
Ti posso garantire che il
nuovo disco su cui stiamo lavorando sarà ancora più aggressivo...
3) E' da tempo che volevo
farti questa domanda, visto il vostro approccio al Thrash Metal: quanto del progetto Furere Neil ha fatto
confluire nei Neurasthenia?
Ah! Ah! Beh, come per me per i
Kreas,
penso proprio niente. Ci piace mantenere le nostre idee mirate ai Neurasthenia, il di più lo teniamo
riservato per i nostri progetti paralleli....infatti sia io che lui abbiamo
molto altro materiale oltre a quello della band, con cui potremmo entrambi
scrivere due album!
4) Tempo fa ho definito i Neurasthenia una delle cinque migliori
band Thrash attualmente in
circolazione in Italia. Malgrado le critiche ed in pieno furiacentrismo ribadisco e rafforzo il mio pensiero ma mi chiedo
come mai, ironicamente, veniate più apprezzati all'estero che in Italia: cos'ha
che non va la nostra scena?
Guarda, questo è un discorso
molto delicato. Noi proprio non capiamo il motivo per cui il pubblico italiano
non sia spinto a supportare a pieno le proprie band, e sopratutto quelle che
portano all'estero la musica italiana. Semplicemente si riducono ad accorgersi
delle band italiane solo quando ormai all'estero sono già molto conosciute! Noi
siamo un po’ stufi di questa cosa, e proprio per questo credo che per un bel
periodo terremo all'ultimo posto l'Italia come location per suonare, e questo
ci dispiace moltissimo, ma il riscontro all'estero sia da parte dei promoter
che del pubblico, al momento e nettamente in vantaggio.
5) Le vostre esibizioni live
non lasciano nulla al caso, sia musicalmente che per impatto scenico. Quale
live ricordate con più piacere e quale un po' meno?
Sicuramente al momento la
maggior parte dei live che abbiamo fatto durante i nostri tour sono sempre
stati molto eccitanti, e ci siamo divertiti tantissimo. E ti dico che a parte i
live la soddisfazione più grande l'abbiamo trovata scendendo dal palco, ed
entrando in camerino sia i Flotsam & Jetsam che gli Exciter
ci hanno fermato e con aria molto seria ci hanno detto «Ragazzi, fate paura:
dovreste essere vuoi la band headliner! E adesso che lo tiene il palco?» e noi
rimaniamo sempre spiazzati, puoi capire che questa è gente che ha creato un
genere e l'ha vissuto in pieno. Qui capiamo che abbiamo fatto un ottimo lavoro,
in particolare un lavoro di squadra dove ognuno sa tenere il suo ruolo e
metterci tutta la grinta che ha in corpo.
Per i live che non ricordiamo
con molto piacere, non dico niente per non essere ripetitivo. Ma aggiungo una
parentesi, che per me è molto importante, e sai bene che sono sincero su questo:
ogni volta che suoniamo al Sud per noi è sempre fantastico....il vostro pubblico
è veramente Hot!
6) Come vedete la scena underground
italiana?
Satura, piena di gente che
ogni due secondi mette su una nuova band. Questa non è una buona cosa, ed
ovviamente non voglio vietare a nessuno di suonare. Ma bisogna fare molta
distinzione tra chi lo fa molto seriamente ed impiega veramente tutto il suo
tempo, anche sacrificandosi tanto, per curare ogni aspetto della band, e chi
invece la fa con meno cura ma vuole raggiungere gli stessi obiettivi e magari
ai live viene sempre seguita solo dagli amici. Io credo che sia bellissimo
essere anche solo un ascoltatore oppure un fan, senza per forza mettere su una
band...
Il mio appello al pubblico italiano
è: guardatevi intorno e vi accorgerete che qui in Italia ci sono band con
ottime capacità ma attenzione, non limitatevi ad andare a vedere le solite band
oppure solo quelle che suonano a ruota sempre negli stessi locali, siate
curiosi di scoprire nuove realtà di ragazzi che hanno passione e che nei loro
live vi possono trasmettere una grande carica....perché alla fine questo è il Metal!
7) Cosa ci dobbiamo attendere
nell'immediato futuro dai Neurasthenia?
Sicuramente un nuovo album
devastante su cui, come ti dicevo prima, stiamo lavorando proprio adesso. Siamo
molto concentrati su quello e non vediamo l'ora di portare al termine tutti i
nuovi pezzi.
Non appena sarà pronto il
master ci metteremo alla ricerca di una nuova etichetta che possa promuoverci
al meglio e che ci dia la possibilità di passare la maggior parte del nostro
tempo a suonare.....
Vi terremo aggiornati!
Un saluto speciale a tutti
quelli che credo in noi, e un invito a tutti quelli che non ci conoscono ad
ascoltare le nostra musica... Grazie!
Furia
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