(2010, Autoprodotto)
I lucchesi Devastator ci hanno ormai abituato a dissacranti provocazioni, e
questo nuovo mini-capitolo della loro nutrita discografia non fa certamente
eccezione. Già dal titolo e dall’artwork è chiaro il messaggio che i Devastator vogliono trasmettere, cioè
che a loro non frega un cazzo di mode e tendenze musicali, loro suonano quel
che vogliono, cambiando pelle ogni volta, senza schemi prefissati o pregiudizi
di sorta, e se ciò non vi garba Andatevene Tutti Affanculo!
Un titolo e un artwork che
indubbiamente catalizzano l’attenzione, una geniale mossa di marketing che
indubbiamente porterà dei risultati a una band che comunque gode di ampia
visibilità, anche perché il terzetto toscano di certo non è alle prime armi, ma
è una band che si è ritagliata uno spazio consistente nel nostro panorama
underground.
Questo EP ci consegna una band
che come di consueto si rinnova totalmente a ogni uscita discografica e il
nuovo capitolo è anni luce lontano dallo stile rockeggiante di Underground N’ Roll e sceglie di
atterrare su lidi prettamente hardcore, pezzi diretti e veloci, senza un attimo
di pausa, che strizzano l’occhio ai Municipal Waste ma anche ai più
datati Hirax.
Un po’ di perplessità suscita la
durata dell’EP: logico che la nuova direzione spinga versi una durata media
ancora più ridotta, ma 4 pezzi per un totale di 9 minuti sembrano davvero
pochi... Un paio di pezzi in più avrebbero dato di sicuro maggior “longevità” a
questo prodotto che non ha pretese di lasciare un ricordo indelebile tra i
propri fans, ma va interpretato nell’ottica di “apripista” dell’album, un
assaggio cioè di quanto ci aspetterà a breve col nuovo full, nonché un modo per
far familiarizzare con la nuova voce dei Devastator.
Dietro al microfono infatti, dopo l’abbandono del vecchio singer, è passato il
chitarrista Rob. Proprio questo cambio alla voce ha dato al gruppo maggior
potenza, il cantato ruvido e grintoso di Rob sembra infatti una nuova freccia all’arco
delle potenzialità a disposizione dei Devastator,
e ciò si può notare soprattutto in LA BELLA MUSICA (di cui è stato realizzato
un videoclip) ma soprattutto nella spassosa SONO UN TERRORISTA (che a mio
parere sarebbe un peccato lasciar fuori dal prossimo album). Non colpiscono
invece più di tanto VERGINE e SFILATA DI MODA. C’è da giurare che considerata
“l’iper-attività” in studio di questo terzetto non ci sarà da aspettare molto
per il nuovo album targato Devastator,
le aspettative ci sono, la chiave per mantenerle sarà nel dare “personalità” ad
ogni pezzo, perché nel punk-hardcore il rischio maggiore è la monotonia, perciò
SONO UN TERRORISTA rappresenta la strada da battere.
In bocca al lupo ai Devastator!
Torrrmentor
Contatti: