THE LETHAL DOSE OF RAGE – The Fall Of The Man
(2010, Autoprodotto)
La scena metal barese è sempre
stata molto valida e rigogliosa, soprattutto se si parla della componente Extreme
(e non poteva essere altrimenti visto che da lì provengono i padrini del Death italiano Natron!).
In cotanta abbondanza Death si inserisce una nuova e giovane
band, i The Lethal Dose of Rage, un
quintetto che nonostante la pochissima esperienza sembra già aver bruciato le
tappe, ed è ciò che si evince da questo demo The Fall Of The Man: solo 3 pezzi, ma sufficienti a farci capire
che la stoffa c’è eccome.
Il contesto di riferimento è il Death/Core moderno dei Carnifex, palese influenza del
gruppo, il sound è a volte cupo e a volte sfrenato e sempre abbastanza
godibile, senza particolari ed eccessive pecche, risalta soprattutto la prova
vocale del singer Alessandro, che alterna con facilità un profondo growl a un malefico scream risultando convincente in entrambi, ottima anche la prova
alla batteria di Livio, con tempi sempre molto ben sostenuti che tengono alto
il ritmo dei pezzi, ma si può dire che in generale tutta la lineup può essere
contenta della prova offerta, soprattutto tenendo conto che i margini di
miglioramento sono altissimi (l’età media della band è intorno ai 18/19 anni).
I 3 pezzi sono di buona qualità, AFTER sembra il migliore, sia perché più
violento e immediato sia anche per via della travolgente parte centrale, SONS OF DECADENCE gioca più su tempi
sincopati, mentre MACHINE OF TORTURE da
buona opener scorre molto bene.
La registrazione è amatoriale ma
superiore alla media, piccole imperfezioni sui volumi, ma ampiamente compensate
da un generale sound più che soddisfacente. La band ora sta avendo anche una
discreta attività live che immagino aumenterà i loro consensi (li ho visti al
debutto e devo dire che anche sul palco confermano un’inaspettata disinvoltura,
tipica di chi ha già una buona maturità) nel frattempo la band ha solo da far
tesoro delle proprie buone capacità per cercare di migliorarsi ulteriormente e
puntare ad allargare i propri confini, stando attenta a non cadere in facili
entusiasmi giovanili ma soprattutto a non diventare troppo derivativi, perdendo
di personalità. Se queste premesse verranno mantenute sentiremo presto parlare
di questi The Lethal Dose of Rage anche
al di fuori dei confini baresi.
Torrrmentor
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