sabato 2 ottobre 2010

Intervista - Matteo Buti


Ancora una storica band della scena Thrash/Death Metal italiana: i Subhuman! Ecco a voi le parole del chitarrista Matteo Buti, in esclusiva per Metalarci Webzine.

1) Stilisticamente non considero affatto i Subhuman semplicemente un gruppo Thrash: da dove provengono le vostre influenze musicali?
Hai detto giusto, Marco. E' vero che il genere a cui ci sentiamo più affini è proprio il Thrash: questo genere rappresenta le nostre origini (abbiamo cominciato la nostra attività proprio facendo le cover di Megadeth, Testament, Annihilator, ecc.) e farà sempre parte della musica che suoniamo, ma la nostra voglia di suonare sempre il più potenti e veloci possibile ha fatto sì che anche il Death Metal fosse uno dei nostri punti di riferimento. Tutti noi amiamo band come Deicide, Suffocation e Cannibal Corpse e questi gruppi sono ormai diventati parte integrante del nostro suono. In più, anche se siamo totalmente ancorati alla vecchia scuola, non vogliamo suonare anacronistici, e quindi nelle nostre canzoni non è difficile sentire echi di gruppi come Meshuggah o Nevermore. Non ci identifichiamo in un unico genere insomma: l'importante è suonare sempre intensi e incazzati neri!

2) Ho avuto più volte la possibilità di vedervi live, con sommo piacere, ma a mio avviso poco..... come vedi la scena italiana? Sia per quanto riguarda le band che il pubblico…
Come in tutte le cose c'è del buono e c'è del cattivo. Per quanto riguarda le band per me è sbagliato dire che un gruppo spacca a prescindere solo perché è italiano e "non siamo inferiori a nessuno": le buone band non mancano, verissimo, ma ci sono anche tante band di merda. Hai poi accennato al discorso dei live, e qui entra in gioco il pubblico: la gente non sempre muove il culo o spende qualche euro per assistere a un concerto e molte volte è un po’ frustrante per le band fare un mucchio di sacrifici per trovarsi davanti a sale vuote. Ognuno fa quello che gli va di fare, ovvio, nessuno è obbligato a presenziare a questo o quel concerto, ma visto che noi seguaci del metallo siamo "pochi", dovremmo un attimino impegnarci anche per essere "buoni".

3) Una parte di me ringrazierà sempre i Subhuman per aver omaggiato la Dolce Laura e la 100% Production di cui sono accanito fan... come scegliete le tematiche da trattare nei testi?
Eh! Eh! In genere cominciamo a sparare cazzate in sala prove, la cazzata più grossa diventa un testo di una nuova canzone: la dedica alla Panerai era proprio una di queste cazzate. Scherzi a parte, ci piace non prenderci troppo sul serio, ma comunque penso sia superficiale etichettarci solo come band "cazzona" solo per qualche titolo ad effetto o per alcuni aspetti della nostra attitudine: ci impegniamo sempre per essere più professionali possibile e comunque, oltre a argomenti più "leggeri", abbiamo anche testi un bel po’ più seri. Diciamo che parliamo di qualunque cosa reputiamo interessante, sia che si tratti di una pornostar, sia che si tratti dei maltrattamenti agli animali o delle malefatte del Vaticano, ad esempio.

4) Ho apprezzato i vostri lavori in studio e la presenza live, quale concerto ricordi più piacevolmente e quale un po' meno?
Il concerto che mi ha dato più soddisfazione è stato senza dubbio il Gods of Metal di quest'anno, è stato un sogno che mai avrei pensato di realizzare, non ci ho creduto finché non mi trovavo sul palco... Un'esperienza veramente bella, coronata peraltro da un riscontro di pubblico veramente ottimo per una band underground come la nostra. Il concerto più brutto non saprei, abbiamo fatto tantissimi concerti in situazioni di merda o davanti a pochissime persone, l'importante è cercare di suonare e di divertirsi a prescindere dal contorno: secondo me è anche così che una band dimostra quanto vale.

5) Cosa ci riservano i Subhuman nell'immediato futuro?
Cerchiamo di mantenerci sempre molto attivi con le date live e in più stiamo componendo il materiale che andrà a far parte del nostro nuovo album. Sentirete che mazzata... Saluti a tutti!!!

Furia

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