lunedì 4 ottobre 2010

Recensione - OTHER VIEW


OTHER VIEW – A Tower Of Lies
(2010, Autoprodotto)

Gli Other View sono una band Heavy Metal milanese attiva dal 2003. La loro evoluzione, così come per tante altre band, ha sofferto vari cambi di lineup, fino a quella attuale che vede Lon Hawk alla voce, Stefano Candi e Francesco Tuscano alle chitarre, Matteo ‘Meltdown’ Bombardi al basso, Giacomo Bizzarini alla batteria. Dopo numerose esibizioni (di recente anche un minitour a Brighton, UK), i cinque partoriscono A Tower Of Lies.
Il demo si apre con la coinvolgente IN A TOWER OF LIES, davvero un bel pezzo, sicuramente molto performante dal vivo. Ci sono da segnalare, però, alcune imprecisioni: soprattutto nella variazione prima del solo, chitarre e sezione ritmica non suonano gli stacchi all’unisono, ma con leggero sfasamento. Il solo è ben eseguito (occhio alla nota di chiusura, però…) ed è di buon gusto, ma stranamente troppo basso come volume. Il cantante ha una ottima estensione vocale, si sente dall’acuto subito prima del solo, ma soffre di un’equalizzazione non ottimale. Innanzitutto è bassa, e poi troppo confusa e poco incisiva: secondo me andrebbero esaltati maggiormente gli alti e abbassati i medi…
Dal secondo pezzo in poi, SPAWN, cambia completamente l’equalizzazione: sparisce la batteria (cupa e confusa) e sale la voce. Della batteria rimangono solo i piatti, in particolare un crash fastidiosissimo, tanto che il break di batteria che precede il solo è molto confuso e rende poco. Il pezzo è bello, ma il solo è ancora una volta basso, e il cantato presenta qualche lieve imprecisione qua e là.
BALDER’S DREAM è un lento molto d’atmosfera, un pezzo bello al 99%: perché variare il ritmo per il solo?
Qui maggiormente risalta la voce, nel bene e nel male: l’impressione è che il cantante si produca in dei vibrati involontari, quasi fosse emozionato, o troppo concentrato nella registrazione. Insomma, la voce c’è ma per qualche motivo non rende quanto dovrebbe. Sono convinto che dal vivo questo “problema” non si presenta…
IN THE MAZE ha chiare influenze Hard Rock, un altro pezzo di sicura resa live.
Con LOST IN HEAVEN & HELL si torna in zona Metal. Bel riff, bella la linea vocale, solo bello ma con qualche dissonanza nella seconda parte, diciamo dai 2’30’’ ai 2’45’’. Non voglio essere pignolo, ma vale il discorso della voce: la tecnica c’è, certe lievi imprecisioni si possono evitare…
OTHER VIEW presenta la stessa equalizzazione del primo pezzo (torna la batteria e si abbassa la voce). Un bel pezzo Hard Rock, segno che il genere è nelle corde della band. Non capisco però la scelta di spostare a destra la voce sul ritornello, lasciando il coro a sinistra: la voce principale deve sempre stare al centro, e il coro diviso a destra e a sinistra.
Insomma, gli Other View sono una band di talento, sa comporre dei bei pezzi, ha tecnica e groove: cosa gli manca, allora? Una maggiore cura: per la voce innanzitutto, per la ritmica (i break in particolare), per qualche nota sui soli e qualche bending calante. Un’esibizione live è una cosa, un disco in studio è un’altra…
Come già detto per altre band, spero in una prossima produzione adeguata alle loro potenzialità.

The Rock Child

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