Silent Carrion - Andras
(2012, Autoprodotto)
Drone Doom Metal/Ambient
Wow, questa davvero mi mancava.. è un'assoluta rarità il fatto di avere fra le mani un disco di drone doom metal. Per chi fosse profano al genere, il drone doom è una particolare variante del droom metal consistente in pochissimi suoni (perlopiù rumori cacofonici, anche se nel complesso creano una soluzione ascoltabile) ripetuti ad libitum, creando composizioni sonore di assoluta atmosfera. Essendo un genere estremamente di nicchia (in effetti non è adatto a chi da un disco si aspetta le "canzoni"), sono molto poche le band che lo trattano, e quelle che lo fanno sono comunque relegate all'underground. I nomi più altisonanti del genere possono essere i Sunn O))), assieme a poche altre formazioni.
Fatta questa premessa, devo dire che "Andras" mi ha piacevolmente colpito: nonostante il progetto Silent Carrion sia a tutti gli effetti una one-man-band, "Andras" non suona per nulla "acerbo" o incerto, ma anzi dimostra una notevole maturità musicale e bravura compositiva (per quanto ovviamente il genere possa concedere di capire). I brani che compongono il disco tirano su un mantello sonoro che trasmette oniricamente sensazioni di inquietudine, angoscia, confusione mentale; anche la copertina di Andras, raffigurante una città immersa nel grigiore delle sue rovine, rende perfettamente l'idea di quanto si avverte a livello sonoro.
Le liriche ci sono e sono notevole, anche se spesso ovviamente nascoste dal brusìo, tipico del drone doom.
Lo so, questa branca del doom metal non concede molta libertà compositiva, ma non nego che mi sarebbe piaciuto notare qualche particolare in più: il disco infatti scorre bene, ma non sarebbe guastata qualche ideuzza per riconoscere in maniera più palese le singole tracce. Inoltre anche il finale mi ha lasciato un po' basito: l'album si conclude improvvisamente, senza nessun "preavviso", nessuna "ending" che facesse preannunciare la fine della composizione.
Tolti questi sassolini dalla scarpa, non posso che consigliare "Andras" a tutti gli amanti (non molti, purtroppo) del drone doom metal e anche della musica ambient in generale.
Voto: 7/10
Tracklist:
01 - Mountain (an invocation)
02 - Mist
03 - Fear spreads like plague
04 - The ground seems hollow
05 - Echoes from a deep chasm
06 - Copper
07 - Suprematism (sickness)
08 - Krieg
Sito web:
www.reverbnation.com/silentcarrion
(2012, Autoprodotto)
Drone Doom Metal/Ambient
Wow, questa davvero mi mancava.. è un'assoluta rarità il fatto di avere fra le mani un disco di drone doom metal. Per chi fosse profano al genere, il drone doom è una particolare variante del droom metal consistente in pochissimi suoni (perlopiù rumori cacofonici, anche se nel complesso creano una soluzione ascoltabile) ripetuti ad libitum, creando composizioni sonore di assoluta atmosfera. Essendo un genere estremamente di nicchia (in effetti non è adatto a chi da un disco si aspetta le "canzoni"), sono molto poche le band che lo trattano, e quelle che lo fanno sono comunque relegate all'underground. I nomi più altisonanti del genere possono essere i Sunn O))), assieme a poche altre formazioni.
Fatta questa premessa, devo dire che "Andras" mi ha piacevolmente colpito: nonostante il progetto Silent Carrion sia a tutti gli effetti una one-man-band, "Andras" non suona per nulla "acerbo" o incerto, ma anzi dimostra una notevole maturità musicale e bravura compositiva (per quanto ovviamente il genere possa concedere di capire). I brani che compongono il disco tirano su un mantello sonoro che trasmette oniricamente sensazioni di inquietudine, angoscia, confusione mentale; anche la copertina di Andras, raffigurante una città immersa nel grigiore delle sue rovine, rende perfettamente l'idea di quanto si avverte a livello sonoro.
Le liriche ci sono e sono notevole, anche se spesso ovviamente nascoste dal brusìo, tipico del drone doom.
Lo so, questa branca del doom metal non concede molta libertà compositiva, ma non nego che mi sarebbe piaciuto notare qualche particolare in più: il disco infatti scorre bene, ma non sarebbe guastata qualche ideuzza per riconoscere in maniera più palese le singole tracce. Inoltre anche il finale mi ha lasciato un po' basito: l'album si conclude improvvisamente, senza nessun "preavviso", nessuna "ending" che facesse preannunciare la fine della composizione.
Tolti questi sassolini dalla scarpa, non posso che consigliare "Andras" a tutti gli amanti (non molti, purtroppo) del drone doom metal e anche della musica ambient in generale.
Voto: 7/10
Tracklist:
01 - Mountain (an invocation)
02 - Mist
03 - Fear spreads like plague
04 - The ground seems hollow
05 - Echoes from a deep chasm
06 - Copper
07 - Suprematism (sickness)
08 - Krieg
Sito web:
www.reverbnation.com/silentcarrion
Grewon