lunedì 23 aprile 2012

Recensione RAGING AGE

Raging Age - Waiting For Death Alive
(2012, Autoprodotto)
Melodic Death Metal

I Raging Age sono una band italica autrice di un death metal melodico di scuola svedese, e il disco che sto recensendo è il primo EP autoprodotto, composto da cinque tracce della durata complessiva di venti minuti o poco più. Quasi tutte le band cominciano con un EP: propongono una manciata di pezzi caratterizzanti la prima impostazione del gruppo, allo scopo di sondare il terreno in cerca del consenso o della critica degli ascoltatori. I Raging Age, ahimé, hanno scelto di intraprendere un sentiero già battuto da miriadi di altre formazioni prima di loro: forse non esiste genere musicale più emulato del death metal di Gotheborg. E come dar loro torto: è uno dei pochi filoni musicali in grado di unire in un perfetto connubio sia la brutalità che la melodia.
Non posso certo premiare l’ep in questione per l’originalità, quindi: alla fine tutto sa in qualche modo di “già sentito”, senza colpire direttamente al cuore. Tuttavia, bisogna riconoscere che sono presenti anche diverse contaminazioni, che fortunatamente offrono un po’ di sale in più e rendono l’esperienza sonora di “Waiting for death alive” tutto sommato piacevole e scorrevole, pur nella sua breve durata.
Tecnicamente non c’è nulla da dire: ogni componente svolge egregiamente il suo compito, così come anche nel campo del songwriting il livello è più che dignitoso, soprattutto considerando il genere trattato e il fatto che i Raging Age siano comunque agli esordi. Teniamo presente infine che il disco è autoprodotto, quindi non aspettatevi i suoni pomposi tipici delle band con megacontratti alle spalle (che molto spesso puntano sulla perfezione del suono per mascherare una certa pochezza di idee), ma ciò non toglie che si sia fatto un discreto lavoro anche in questo campo.
L’artwork, infine, è semplicistico ma rende comunque un certo effetto: l’immagine raffigurata è simpatica e coglie subito nel segno.
Siamo arrivati ai voti… ed è sempre un problema poter dare un giusto voto ad un breve ep o ad un demo. Per questa volta scelgo di dare la sufficienza piena. Avrebbe meritato senza dubbio di più, ma purtroppo non me la sento di dare ad un ep di venti minuti lo stesso voto che dare ad un full-lenght. Ciònonostante la sufficienza piena deve essere interpretata come un incoraggiamento, come una spinta per continuare sulla strada che i Raging Age hanno scelto, e su cui si vede benissimo che sanno destreggiarsi bene.


Voto: 6/10

Tracklist:
01 – Die for my greed
02 – Branches of sloth
03 – Marthyr
04 – Revenge
05 – Forged by sorrow

Contatti:
www.facebook.com/RagingAgeOfficial
www.reverbnation.com/ragingageita

Grewon