Voltumna - Chimera
(2011, Autoprodotto)
Avantgarde Black Metal
Come per gli Insomnia Creep, da poco recensiti qui su Metalarci, anche per i Voltumna è difficile stabilire un sottogenere d’appartenenza preciso. Per convenzione li definirò “Avantgarde Black Metal”, intendendo col termine Avantgarde le contaminazioni di generi anche molto diverse tra loro.
L’ep che mi trovo tra le mani è il primo prodotto discografico di questa band (se escludiamo il loro primo singolo), e contiene 3 canzoni propriamente dette, più un intro strumentale. Lavoro molto breve quindi, di appena 14 minuti complessivi, che rende difficile farsi un’idea precisa di cosa intendano trasmettere i Voltumna, musicalmente parlando. I temi trattati riguardano la civiltà etrusca: scelta insolita ma quanto mai azzeccata, in un genere musicale che purtroppo troppo spesso vede scadere le sue tematiche nella banalità più assoluta. Il bagaglio tecnico dei musicisti è degno di nota, non c’è che dire. In alcuni punti un po’ troppo secco e statico, ma che comunque svolge più che bene il suo compito e crea un dignitoso tappeto sonoro alla voce, molto profonda ed espressiva e che mi ha ricordato lo Shagrath di “Enthrone Darkness Triumphant”.
Si tratta quindi di una band quantomeno originale, con molte idee e potenzialità, che però stentano ad uscire da “Chimera”, troppo breve per poter avere una valutazione onesta e precisa. Indubbiamente in sede live sarà tutta un’altra storia, ma avrei bisogno di qualche traccia in più per poter dare un giudizio dettagliato a questa formazione. Nel frattempo, gli amanti del Black (ma non i puristi dell’old-school) posso tranquillamente deliziarsi le orecchie con questo brevissimo ep.
Tracklist:
01 – Rebuild the past
02 – Necropolis
03 – Tearless
04 – Volsinii
(2011, Autoprodotto)
Avantgarde Black Metal
Come per gli Insomnia Creep, da poco recensiti qui su Metalarci, anche per i Voltumna è difficile stabilire un sottogenere d’appartenenza preciso. Per convenzione li definirò “Avantgarde Black Metal”, intendendo col termine Avantgarde le contaminazioni di generi anche molto diverse tra loro.
L’ep che mi trovo tra le mani è il primo prodotto discografico di questa band (se escludiamo il loro primo singolo), e contiene 3 canzoni propriamente dette, più un intro strumentale. Lavoro molto breve quindi, di appena 14 minuti complessivi, che rende difficile farsi un’idea precisa di cosa intendano trasmettere i Voltumna, musicalmente parlando. I temi trattati riguardano la civiltà etrusca: scelta insolita ma quanto mai azzeccata, in un genere musicale che purtroppo troppo spesso vede scadere le sue tematiche nella banalità più assoluta. Il bagaglio tecnico dei musicisti è degno di nota, non c’è che dire. In alcuni punti un po’ troppo secco e statico, ma che comunque svolge più che bene il suo compito e crea un dignitoso tappeto sonoro alla voce, molto profonda ed espressiva e che mi ha ricordato lo Shagrath di “Enthrone Darkness Triumphant”.
Si tratta quindi di una band quantomeno originale, con molte idee e potenzialità, che però stentano ad uscire da “Chimera”, troppo breve per poter avere una valutazione onesta e precisa. Indubbiamente in sede live sarà tutta un’altra storia, ma avrei bisogno di qualche traccia in più per poter dare un giudizio dettagliato a questa formazione. Nel frattempo, gli amanti del Black (ma non i puristi dell’old-school) posso tranquillamente deliziarsi le orecchie con questo brevissimo ep.
Grewon
Tracklist:
01 – Rebuild the past
02 – Necropolis
03 – Tearless
04 – Volsinii