Radical Crash - Danger In Progress
(2011, Autoprodotto)
Thrash Metal
I giovani mantovani Radical Crash si formano nel 2006 come band Heavy Metal/Hard Rock, e dopo diversi cambi di line up ed un demo datato 2009 arrivano alla formazione attuale che sposta decisamente il sound verso un Thrash Metal old school diretto e potente!
Ok, niente di originale nella proposta dei Radical Crash, proposta che si radica saldamente nel Thrash della storica bay-area, ma a discapito dell’originalità, bisogna riconoscere quello che i nostri fanno, lo fanno decisamente bene, e non si può chiedere di più se si ha voglia di ascoltare del sano e fottuto Thrash come lo si faceva una volta. Anche la copertina è bastardamente old school con tanto di orrendo disegno (adoro ste robe qui!!!) sicuramente fatto con matita e pastelli colorati, altro che immagini computerizzate che non comunicano niente… maledetta era telematica!
Tasto play premuto e si aprono le danze (o si da via al pogo) con “Demolition Devastation”, riffone senza compromessi e sezione ritmica trascinante (o thrashinante), e da qui alla fine dell’ep i brani si susseguono con la stessa intensità: struttura delle canzoni semplice ed efficacemente “in your face”, drumming costantemente martellante, assoli roventi e taglienti, e voce anche se un po’ acerba, rabbiosa e incazzata al punto giusto… da rivedere alcune parti corali.
La produzione è abbastanza casereccia, di conseguenza tutti i suoni risultano alquanto ovattati, e nonostante anche questo fa parte dell’universo “old school”, delle chitarre più nitide e una batteria più corposa non avrebbero di certo fatto male; il basso è un po’ troppo nascosto eccezion fatta per l’intro della conclusiva “We Will Never Surrender”, ma nel complesso i brani risultano sufficientemente compatti e ascoltabili. La delusione arriva nel brano “Sommossa Violenta”, ma tale delusione scaturisce semplicemente dal mio personale amore per la lingua madre anche nei generi musicali più violenti… mi aspettavo il pezzone con il testo in italiano, e invece in italiano c’è solo il titolo del brano, e questa scelta mi lascia quanto meno perplesso… il brano in sé comunque si lascia apprezzare per lo spirito Punk/Hard Core che ha racchiude dentro: una canzone che più che di violenza ha il retrogusto di lotta!!!
Siamo nel 2011, e di cose di questo genere ne abbiamo ascoltate a bizzeffe, se i Radical Crash riusciranno in futuro ad inserire nel loro sound qualcosa di innovativo che li faccia emergere ancora di più sarà un enorme passo in avanti, ma se così non fosse… chi se ne frega, la botta c’è e le vibrazioni anche! Qualcuno un po’ di tempo fa disse: “It’s only rock ‘n’ roll… but I like it”… provate a smentirlo!!!
radicalcrash@hotmail.it
www.myspace.com/radicalcrash
(2011, Autoprodotto)
Thrash Metal
I giovani mantovani Radical Crash si formano nel 2006 come band Heavy Metal/Hard Rock, e dopo diversi cambi di line up ed un demo datato 2009 arrivano alla formazione attuale che sposta decisamente il sound verso un Thrash Metal old school diretto e potente!
Ok, niente di originale nella proposta dei Radical Crash, proposta che si radica saldamente nel Thrash della storica bay-area, ma a discapito dell’originalità, bisogna riconoscere quello che i nostri fanno, lo fanno decisamente bene, e non si può chiedere di più se si ha voglia di ascoltare del sano e fottuto Thrash come lo si faceva una volta. Anche la copertina è bastardamente old school con tanto di orrendo disegno (adoro ste robe qui!!!) sicuramente fatto con matita e pastelli colorati, altro che immagini computerizzate che non comunicano niente… maledetta era telematica!
Tasto play premuto e si aprono le danze (o si da via al pogo) con “Demolition Devastation”, riffone senza compromessi e sezione ritmica trascinante (o thrashinante), e da qui alla fine dell’ep i brani si susseguono con la stessa intensità: struttura delle canzoni semplice ed efficacemente “in your face”, drumming costantemente martellante, assoli roventi e taglienti, e voce anche se un po’ acerba, rabbiosa e incazzata al punto giusto… da rivedere alcune parti corali.
La produzione è abbastanza casereccia, di conseguenza tutti i suoni risultano alquanto ovattati, e nonostante anche questo fa parte dell’universo “old school”, delle chitarre più nitide e una batteria più corposa non avrebbero di certo fatto male; il basso è un po’ troppo nascosto eccezion fatta per l’intro della conclusiva “We Will Never Surrender”, ma nel complesso i brani risultano sufficientemente compatti e ascoltabili. La delusione arriva nel brano “Sommossa Violenta”, ma tale delusione scaturisce semplicemente dal mio personale amore per la lingua madre anche nei generi musicali più violenti… mi aspettavo il pezzone con il testo in italiano, e invece in italiano c’è solo il titolo del brano, e questa scelta mi lascia quanto meno perplesso… il brano in sé comunque si lascia apprezzare per lo spirito Punk/Hard Core che ha racchiude dentro: una canzone che più che di violenza ha il retrogusto di lotta!!!
Siamo nel 2011, e di cose di questo genere ne abbiamo ascoltate a bizzeffe, se i Radical Crash riusciranno in futuro ad inserire nel loro sound qualcosa di innovativo che li faccia emergere ancora di più sarà un enorme passo in avanti, ma se così non fosse… chi se ne frega, la botta c’è e le vibrazioni anche! Qualcuno un po’ di tempo fa disse: “It’s only rock ‘n’ roll… but I like it”… provate a smentirlo!!!
Piranha
Contatti:radicalcrash@hotmail.it
www.myspace.com/radicalcrash