24.03.2011 - Essenza + Black
Rose @ El Rojo - Alezio (LE)
Serata fottutamente Rock e dal sapore retrò quella di ieri
24 marzo all’El Rojo di Alezio. On
stage ci sono ben 24 anni di storia complessivi tra gli Essenza e i Black Rose,
due tra le bands migliori, nonché più d’esperienza della nostra scena Hard ’n’ Heavy. Le aspettative sono
quindi molto alte, non capita così spesso una serata con così tanta carne al
fuoco, soprattutto in un contesto più limitato come quello dell’El Rojo.
Ad aprire la serata ci pensano
i Black Rose, con il loro Hard Rock vecchio stampo. il pubblico
non è ancora numeroso, ma il gruppo non sembra badarci granché visto che
l’esibizione è coinvolgente e passionale come una band Rock deve essere, e quindi gli assoli si sprecano e il ritmo
avvolge. Il cantante-chitarrista, da buon frontman, è abile nel tenere la scena
e nell’introdurre i pezzi. Si passa così da PARADISE LOST, di chiara scuola Guns
N’ Roses, al Rock ’N’ Roll
dannatamente trascinante di LIFE, AN AMAZING GAME. Il quartetto riscuote
consensi dai presenti anche grazie alla disinvoltura con cui sciolinano i pezzi
uno dopo l’altro, trasmettendo anche la sensazione di metterci l’anima in quei
pezzi. Struggente la ballad LADY VIOLET, classico pezzo strappa mutande che non
può mancare. DON’T DAMN ME richiama i Van Halen, mentre la conclusiva HONEYLIE
GIRL (altro pezzo da 90) sembra teletrasportarci direttamente negli anni 80.
Rapidissimo cambio di palco e
gli Essenza sono già pronti a dare
il cambio, con il loro Heavy Rock e
con le loro tamarrissime asce da combattimento sottomano, in formazione
d’emergenza causa assenza del batterista (dietro le pelli a rimpiazzarlo c’è il
drummer degli Evilcrosses Pierpaolo). Si parte con ROCK ’N ROLL BLOOD, e già
dal primo pezzo si vede che come detto per i Black Rose la componente “passionale” della band è marcata anche
qui: del resto quando in una band ama i propri pezzi li suona con maggiore
convinzione, e lo spirito Rock fa il
resto! EDGE OF COLLAPSE WORLD è introdotta da un doveroso pensiero alla
drammatica situazione giapponese, e l’intesa tra i due fratelli Rizzello fa sì
che i due si scambino anche il ruolo di cantante, anche se solitamente è Carlo (il
chitarrista) ad essere il singer ufficiale. La bellissima DEVIL’S BREATH è a
mio parere il pezzo migliore del gruppo (nonché titletrack dell’album, già recensito su Metal Arci Webzine qui),
in cui si può ravvisare anche qualche leggera influenza Megadeth.
Successivamente, dopo CONTRASTO e DEEP INTO YOUR EYES è il turno dell’omaggio ai
Black
Sabbath con l’immortale PARANOID, che viene dedicata a tutti i
musicisti Rock/Metal che si fanno il
culo a mantenere attiva la scena. In SUGGESTIONE
troviamo anche delle tinte Litfiba, e prima della fine della
serata c’è spazio anche per un featuring
con l’highlander John Cardellino (de L’Impero
delle Ombre) su LIVING AFTER MIDNIGHT e per una ENTER SANDMAN sempre
gradita.
In conclusione una serata
davvero memorabile, per quanto mi riguarda tra le migliori a cui ho assistito
all’El Rojo. Dispiace vedere che il
pubblico sia stato esiguo, soprattutto considerando la caratura delle due
bands, che avrebbero meritato ben altra partecipazione, ma del resto si sa che
ormai funziona sempre così: si va a supportare la band di pivellini dell’amico,
ma poi si rimane a casa se c’è una band di gente che non si conosce. In più
diciamola tutta, come il metallaro anche il rocker è un esemplare in via d’estinzione
qui da noi…
Ad ogni modo come si suol dire
in questi casi: “Chi c’è c’è, chi non
c’è si fotta!“ \m/
Torrrmentor
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