ENDOVEIN – Waiting For
Disaster
(2010, Punishment 18)
Si può proprio dire che per il
Thrash italiano la Punishment 18 abbia davvero un orecchio
sopraffino, questo in quanto nel 2010 ha dato alle stampe sia l’ottimo full Ancient
Dome che quest’altro ottimo prodotto targato Endovein.
La band torinese nonostante
numerosi colpi di sfortuna che hanno generato vari cambi di line-up si è
costruita un ottimo seguito nel nord Italia a suon di live ed è arrivata al
traguardo del full length (dopo 2 demo e un EP) con la giusta maturità e voglia
di spaccare il mondo. Il risultato finale è un ottimo album di Thrash vecchio stampo, che mi sento di
consigliare in particolare ai fans di Megadeth, Anthrax o Agent
Steel.
Waiting For Disaster si compone di 10 pezzi (di cui uno cantato in
italiano) per 35 minuti davvero interessanti, a voler rimarcare il fatto che il
tanto bistrattato Thrash italiano è
ancora vivo e vegeto e scorre nelle vene del gruppo torinese.
Particolarmente in rilievo il
ruolo del singer Stefano, che con la sua voce a metà tra Belladonna e il
grandioso Sanders dei Toxik (se non li conoscete
procurateveli assolutamente!) disegna strutture di cantato varie e mai banali o
lineari, giostrando alla grande sull’ottimo lavoro di riffing delle chitarre.
Non c’è un pezzo che spicca al
di sopra degli altri, le 10 tracce sono complessivamente di ottimo livello, e
infatti più che la singola hit è l’album nella sua interezza a colpire dritto,
tuttavia a volerne citare qualcuna KICK IN YOUR ASS è diretta e potente come il
titolo può far pensare, LYNCHED BY FATE (già presente nell’omonimo EP) invece
si fa apprezzare per il songwriting originale e per i cori che danno quel tocco
anni’80.
Da notare anche l’ironia di
fondo che pervade la band che non sembra prendersi molto sul serio, come
testimonia l’outro dell’album con una
conversazione ruttata ma soprattutto col divertentissimo inserto della sigla
del Benny
Hill Show in chiave Thrash
nel brano PROBLEM OF HUMANITY: quando capacità e simpatia si fondono non può
che essere un’ottima cosa.
Un plauso anche alla produzione,
pulita pur senza risultare troppo moderna, ideale per un cd come questo.
In conclusione Waiting For Disaster non può mancare
nella collezione di un thrasher
italiano che si rispetti: iniziamo a supportare le ottime band nostrane, perché
molte di loro non hanno niente da invidiare alle più reclamizzate bands
d’oltralpe, e gli Endovein sembrano
far parte di questa ristretta cerchia. Uno dei migliori cd Thrash italiani del 2010.
Speriamo di vederli presto
live dalle nostre parti!
Torrrmentor
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