Son passati molti anni da
quando personalmente gli ho visti per l'ultima volta dal vivo, per chi non gli
conoscesse loro sono i Necrotorture,
band di punta della scena estrema del Sud Italia.
Si sente vociferare da un bel
po’ che stiano per ritornare all'attivo, sarà tutto vero?! Lo scopriremo solo
leggendo questa intervista che ci ha concesso Alex, cantante e fondatore di
questa band molto sanguinolenta.
1) Ciao Alex, per iniziare
vorrei che presentassi ai nostri lettori quando e come nascono i Necrotorture, magari una breve
carrellata di tutti i membri ex ed attuali che hanno fatto parte di questa
band.
Ciao ragazzi, la band come
pochi sanno almeno che non si è attenti nel leggere la biografia, nasce sotto
il nome di Suspiria nel maggio del 2000, in seguito per evitare problemi
di diritti con il famoso film di Dario Argento decisi di dare alla band il mio
stesso soprannome, cioè Necrotorture.
Da sempre io ero Alex “Necrotorture” e forse per manie di grandezza o forse per
creare sin da subito un nome/marchio che potesse diventare importante decisi di
chiamare la band come mi chiamavo io… così come feci con l’agenzia. In seguito ci
sono stati davvero tantissimi cambi di lineup. Eravamo in sei quando ci chiamavamo
Suspiria
addirittura due cantanti ma presi subito in mano le redini della cosa, avevo
soli 18 anni e già avevo le idee chiare di quello che volevo. Purtroppo la
grande sfortuna dei Necrotorture fu
proprio la instabilità delle lineup, che vide molti batteristi tra cui Angelo
dei Terremoto,
ma anche Vanny dei WarGore/Mortifier/Phobic fino ad arrivare
al tanto stimato Antonio Donadeo che ricordiamo militava in Undertakers,
Vital
Remains, Exhumer, ecc… Cosicché la lineup si stabilì con Gianluca alla
chitarra, Antonio alla batteria ed il mitico Domenico impegnato con me anche
negli Splattered Cavities fino ad arrivare alla stesura del mini cd
poi pubblicato da Brutal Bands. Oggi dell’ultima lineup sono rimasto solo io.....
2) Sinceramente a livello di
sound, il lavoro che mi piace più di tutti è Blood Feast: mi sveli qualche retroscena su questo cd? Scelta della
copertina e registrazione…
Fu un cd che ci tenne davvero
impegnati, vivevamo lontani da Antonio 70 km e non era facile provare, il
bassista era di Caserta quindi davvero tutto difficile ma ci riuscimmo, un mini
cd registrato in maniera davvero casereccia con pochi soldi nella sala prove
dei conosciuti Traitor (RIP) con poche tracce di batteria ma suonate a
mestiere, una chitarra in linea con testata Engle e tanta tanta velocità, il
tutto dato poi nelle mani del grandioso Stefano Morabito dei 16th
Cellar Studio di Roma che fece di quel mini cd una macchina Brutal con un sound davvero ai livelli
di Disgorge
e soci. La copertina fu studiata da me in ogni dettaglio e se la guardate con
attenzione capirete quanta fantasia c’è dietro: basti pensare che è raffigurato
un tizio che saluta il vicino mentre ha dietro la spalla nascosta una mano con
un coltello mentre forse l’ultima sopravvissuta alla festa di sangue gli fa un
pompino è un tutto dire… (Ah! Ah! Ah!)
Una curiosità? Il tipo con la testa tagliata sulla copertina sono io, corpo e
testa sono realmente i miei…
3) Il lavoro dei Necrotorture dove ti senti più legato?
lo so che mi potresti dire tutti, ma devi sforzarti (in senso buono) e dirmi
anche il perché.
Blood Feast in assoluto semplicemente perché avevo raggiunto in
pieno il mio obiettivo: produrre dei brani che fossero letali, che suonassero a
delle velocità esasperate che solo con un batterista come Antonio potevi fare.
4) So che in passato avete
supportato band del calibro di Suffocation, Visceral Bleeding e tante
altre: mi parli di queste esperienze? E se ti ricordi di qualche fatto in
particolare.
Sì, suonammo al Mountains Of Death in Svizzera con band
davvero importanti nel panorama Brutal Death
come quelle che hai citato: che dire, un’esperienza unica… La prima ed unica
trasferta all’estero per i Necrotorture.
Fummo contattati dagli organizzatori ad un mese dall’uscita del mini cd: era
segno che quella bomba di release stava mettendo KO le orecchie di molti
appassionati del genere.
5) Si parla, tramite voci di
corridoi, di un vostro ritorno sulle scene. Puoi confermarci il tutto?
Sì, confermo: i Necrotorture si sono riformati con
chitarrista, bassista e batterista dei Neka, Brutal Death Metal band di Foggia più un altro chitarrista, stiamo
lavorando solo su alcuni pezzi del mini cd, il resto sarà tutto materiale
nuovo, suonato tutto in maniera più precisa e tecnica ma leggermente più lento
come blast… i Necrotorture tornano
in chiave Brutal Gore ma le sorprese
non finiscono: avremo un muro di suono più dettagliato e compatto, due chitarre
saranno meglio di una, non avremo le velocità di Antonio Donadeo ma il muro di
suono e la matrice Necrotorture non
cambierà mai!!!
6) Noto ultimamente un ritorno
sulla scena di molte band underground, specialmente in Italia. Non mi piace
parlare di reunion, termine che va molto di moda in questo periodo. Mi dai una
tua considerazione su questo argomento? Secondo te è una questione di business,
e non penso che questo tocchi voi visto e considerato che il vostro è un genere
per pochi ma buoni appassionati, o vi è un ritorno, positivo, di molti generi
che nel tempo rischiavano di andare a finire nel dimenticatoio?
A mio avviso ci sono reunion
fatte per business e altre come nel mio caso fatte per passione, molte band si
prendono periodo di pausa lunghi anni, io avevo dato per scontato che ormai i Necrotorture fossero morti, ma nella
vita ci sono sempre i colpi di scena ed eccomi qui a riformali. Beh, questa non
è una reunion ma solo una band che si rimette in gioco, le reunion posso avere
vari scopi… Nel Brutal Death Metal ci
vedo poco business a mio parere, anche se non sempre è così.
7) Alex, cambiando argomento,
i tuoi testi trattano tematiche oserei dire classiche, ma che non passano mai
di moda, per ciò che sono i canoni del vostro genere. Il tuo rapporto con
l'horror e con tutto ciò che circonda il mondo splatter è sempre
"vivo" dentro di te? Parlami in maniera libera delle tue fonti di
ispirazione per i testi che scrivi, quindi su film, band e quant'altro.
Certo la passione per l’horror
è sempre viva, l’ispirazione dei testi veniva dai film horror splatter cult che
noi tutti conosciamo da Lucio Fulci a Romero… ma questa volta i Necrotorture studieranno qualcosa di
più ragionato, siamo sempre nella linea di ispirazione in chiave Gore ma tutto sarà più ricercato, anche
questa volta devo dare al nuovo prodotto un concept valido e alternativo ai
soliti squartamenti, questa volta i miei serial killer saranno in veste più studiata.
Vedremo cosa mi inventerò!
8) Cosa ci possiamo aspettare
da parte dei Necrotorture per il
futuro?
Un muro di suono senza ombra
di salvezza: poche parole, solo Brutal Death
Metal!!!
9) Grazie Alex da parte di
tutta la Metal Arci Webzine, chiudi
questa breve intervista come meglio credi.
Grazie a voi ragazzi, grazie
davvero per il supporto e la voglia di tenere alta la bandiera Death Metal italiana, restate
sintonizzati sulle nostre pagine di Facebook, MySpace e altro: i Necrotorture sono tornati!!!
SCUM
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