venerdì 18 febbraio 2011

Live Report - Folk ‘N’ Troll + Drunk On The Horizon + Acerba Vox


12.02.2011 - Folk ‘N’ Troll + Drunk On The Horizon + Acerba Vox  @ Olimpio Rock - Racale (LE)

In un piccolo paese del Sud Salento, Racale per la precisione, un accogliente pub come l’Olimpio Rock Cafè continua a organizzare piacevoli serate Metal, diventando ormai il punto di riferimento per la stretta cerchia di metallari della zona, che lo hanno eretto a punto di ritrovo durante i live.
In quest’occasione la serata è abbastanza inedita, visto che 3 delle 2 band in programma sono al debutto assoluto (Acerba Vox e Drunk On The Horizon). Headliner, invece, i giovani Folk ‘N’ Troll.
All’arrivo noto già da subito che nonostante fossero passate da poco le 22.00 c’era già un ottimo numero di presenti (cosa abbastanza inconsueta, vista la caratteristica mancanza di puntualità del metallaro medio), i posti a sedere sono quasi tutti occupati e si era già creato un gran gruppo a ridosso della zona live per assistere all’inizio del concerto.
Aprono gli Acerba Vox, giovanissima band da Tricase. Si presentano come “Experimental Metal” ma mi sa che su questo hanno le idee un po’ confuse, visto che di sperimentale c’era poco e nulla, trattasi semmai di Death Core vagamente thrasheggiante. Il quartetto è alle prime armi e si vede, in quanto traspare un pizzico di emozione, ma quantomeno hanno un buon sound, anche se ancora in fase “germinale” e non ancora maturo, ma con un po’ di tempo ed esperienza migliorerà sicuramente.  Il più sicuro sembra essere il batterista (che è anche il più dotato tecnicamente). Anche il singer ha un buon timbro (e un discreto growl e scream) peccato che perda numerosi punti col look, palesemente travestito da “Dani Filth”… e voler sembrare qualcun altro è la peggior cosa per uno che suona pezzi inediti (e non entro nel merito della scelta del personaggio da imitare…).
A parte questo il debutto può essere considerato sufficiente, la personalità e la maturità arriveranno col tempo se sapranno migliorarsi.
Finito il primo gruppo si assiste a un classico malcostume generale, quasi la metà della gente presente (evidentemente lì per gli Acerba Vox) dopo aver visto il gruppo amico va via. Questa, diciamolo chiaramente, non è gente che ha a che fare col Metal, ma solo ragazzini modaioli che supportano la band che conoscono: la gente seria rimane fino alla fine e guarda tutti i gruppi, i pagliacci disertano subito nonostante siano solo le 23.00.
Detto questo, tocca ai Drunk On The Horizon, anche loro al debutto, ma composta da gente già più “navigata”. Batterista e chitarrista solista suonavano diversi anni fa nei Darkest Soul Insania (da non confondere coi più recenti Darkest Insania) mentre il bassista militava nei Soul’s Church. Anche loro si etichettano con una categoria abbastanza indefinita come il “Noise” (che rimanda all’Hardcore) quando invece a mio parere il loro sound si avvicina più allo Stoner (con qualche inserto alla Motorhead) e con buoni risultati, il sound è orecchiabile e non annoia, manca forse quel qualcosa in più che te li faccia piacere sin dall’inizio ma comunque siamo già su buoni standard e i 4 sono abbastanza disinvolti, vale la pena approfondire l’ascolto a un loro prossimo live.
A chiudere la serata come detto ci sono i Folk ’N’ Troll, che all’Olimpio giocano in casa, visto che qui han debuttato e suonato diverse volte, costruendosi una propria nicchia di pubblico fedele. L’inizio è affidato a un pezzo nuovo, molto coinvolgente, dal titolo THE ERETIC DRINK, con un simpatico intermezzo di cori, ma è con il secondo pezzo, il loro cavallo di battaglia GOD OF PINTS che il pubblico si scatena e fa partire un pogo che durerà per tutta l’esibizione.  Sugli scudi il cantante che dimostra di affinare sempre di più il suo growl (peccato che tra un pezzo e l’altro si metta a cazzeggiare in maniera un po’ impacciata). Si passa poi alla strumentale CRAZY FOR BLOWJOBS (titolo geniale, che peccato sprecarlo per una strumentale!) che però forse è il pezzo meno convincente, ma il pubblico non ci fa caso, e l’esibizione scivola via molto bene, tra la cover dei finlandesi Korpiklaani VODKA, sempre ben accolta e apprezzata,  un paio di altri pezzi e si arriva ad AMBER TEARS, altro pezzo caratteristico del gruppo, che chiude la serata.
In conclusione una serata piuttosto piacevole, come capita spesso all’Olimpio Rock. Il pubblico ha risposto bene (nonostante i “disertori” di cui parlavo prima), 2 nuove band si sono presentate e una si è confermata: ora sotto al prossimo live!

Torrrmentor