1) Innanzitutto grazie per aver accettato di essere intervistati per Metalarci. La nostra è una webzine che si occupa di sponsorizzare il metal e il rock italico per cercare di farli emergere dall’oblio provocato dall’ignoranza generale, drogata di house, talent show e altre schifezze simili che distruggono la musica stessa. Presentateci dunque la vostra band, i The Ritual.
- Ciao a tutti! The Ritual è una band nata ormai quasi 10 anni fa da Marco Obice e Luca Devito, rispettivamente voce-chitarra e batteria. Dopo alcuni anni trascorsi a suonare cover di Pantera, Metallica, Judas Priest, iniziano a comporre pezzi propri verso lidi thrash metal. Nel 2008 subentro alla chitarra, e nel 2009 arriva anche Liuk Abbott al basso , per rendere la band , quello che è oggi; una famiglia, 4 grandi amici che scrivono pezzi metal con mille influenze .
2) So che tu Marco (il chitarrista) sei impegnato anche in altri progetti, fra cui gli illustri Secret Sphere, avanguardisti del progressive power metal. Riuscite a conciliare i vostri progetti alternativi con l’impegno preso coi The Ritual?
- Sicuramente a volte non è facile riuscire a combinare gli impegni di tutti; oltre ai Secret, suono nei Bejelit, power band italiana e Liuk suona in una talentuosissima band metalcore, i Suddenly Collapse. L’impegno però è sempre il massimo in ogni situazione. D’altronde penso che se credi davvero in una cosa, fai di tutto per portarla al più alto livello possibile. Gli sbattimenti non sono un peso. La musica è quello che amiamo di più.
3) Qual è stata la prima risposta dei fans a questa proposta musicale, che ha il chiaro scopo di rivalutare la scena metalcore, offrendogli spiragli di tecnica e originalità compositiva? Avete in progetto di fare un tour?
- Grazie davvero per le bellissime parole! Io penso che la forza di questo disco, stia nel fatto che ognuno riesci a vederci tantissime sfumature diverse; nelle recensioni uscite ci hanno paragonati a Avenged Sevenfold, Heathen, Killswitch Engage, Iced Earth, ecc. . La risposta di addetti ai lavori e ascoltatori, è stata davvero buona al momento. Il primo video ufficiale , ha riscosso buonissimi riscontri , trascinando il disco. Noi ne siamo orgogliosi, per ogni piccolo dettaglio, e siamo molto felici di tutto quello che sta venendo fuori. Promuoveremo al meglio l’album dal vivo, ma prima di partire in un tour, penso che dovremmo cercare di farci conoscere ancor di più, ma chissà col prossimo lavoro sicuramente potrebbe venire fuori qualcosa di buono per l’Europa.
4) Tornando per un attimo all’argomento Secret Sphere (mi rivolgo quindi a Marco), ricordo che tempo fa Marco Garau dei Derdian mi raccontò di aver suonato con la sua band, i Derdian appunto, assieme ai Secret Sphere e che fu un concerto memorabile. Ma che purtroppo era un evento più unico che raro in quanto la risposta generale del pubblico italiano non è sempre positiva o costante nel tempo. La mia domanda quindi è questa: quali speranze ha una nuova band quando cerca un posto nelle scene, quali problemi avvertite e quali soluzioni proporreste per risolvere la situazione?
- Per una band nuova , oggi è davvero difficile riuscire a trovare date; vuoi per l’inflazione musicale che , a mio parere, ormai ha pervaso il mondo intero, vuoi per semi-affollamento di eventi di vario tipo. L’Italia è un paese che ancora deve sviluppare l’autosupporto alle proprie band , come nel resto d’Europa viene fatto. E’ davvero bruttissimo vedere come band “ clamorose” che in altri stati vengono incensate in ogni maniera – Rhapsody e Lacuna Coil per fare due piccoli esempi – vengano trattate coi piedi e senza i giusti meriti. Tutto il sistema sta cambiando, il livello tecnico si è alzato a dismisura e la prova di questo fatto è che oggi ci sono tantissime band made in Italy, che firmano per label straniere tra le più forti , come i grandi Fleshgod Apocalypse, i Tasters, ecc.
5) Quali sono i vostri gusti musicali, e che background avete?
- Ognuno di noi viene dal metal, ma ci distinguiamo moltissimo tra tutti i sottogeneri; Liuk ama il jazz, il rock anni 70 e il progcore di band come Animal As Leaders, Luca è un fan dei Pantera, Lamb Of God e delle follie sonore dei nostri cari amici Empyrios, Marco, il nostro singer, va matto per i Trivium, Avenged Sevenfold ma divora letteralmente Giovanni Allevi, Kenny G, Stone Sour e Alter Bridge. Personalmente passo attraverso quasi ogni genere, vicino al rock in ogni caso, dai Weather Report, fino ad arrivare agli All Shall Perish, per passare ai Fairyland o gli Hardcore Superstar.
6) Ci parlate brevemente dei vostri altri progetti musicali?
- Oltre a Ritual, sono il chitarrista dei Secret Sphere, power metal , con cui stiamo lavorando al nuovo album che uscirà prima dell’estate, e anche nei Bejelit con stiamo proprio finendo in questi giorni il mixaggio dell’album nuovo “Emerge” in uscita a fine marzo su BakerTeam Records. Liuk Abbott invece suona anche nei Suddenly Collpase, band deathcore, con la quale verrà sicuramente fuori nel 2012 con un po’ di materiale :)
7) Spero tanto di potervi vedere al più presto dalle nostre parti, nel Salento. Grazie di cuore per l’intervista! Fate un saluto ai lettori di Metalarci.
- Grazie a voi per il supporto e per la disponibilità. Speriamo di vederci presto on stage. Un saluto a tutti e supportate il metal italiano; ha bisogno di ogni minima voce del pubblico di casa nostra, ha bisogno di essere considerato nello stesso modo in cui viene considerata la scena tedesca o scandinava che sia, abbiamo band letteralmente incredibili, non dimenticatelo.
- Ciao a tutti! The Ritual è una band nata ormai quasi 10 anni fa da Marco Obice e Luca Devito, rispettivamente voce-chitarra e batteria. Dopo alcuni anni trascorsi a suonare cover di Pantera, Metallica, Judas Priest, iniziano a comporre pezzi propri verso lidi thrash metal. Nel 2008 subentro alla chitarra, e nel 2009 arriva anche Liuk Abbott al basso , per rendere la band , quello che è oggi; una famiglia, 4 grandi amici che scrivono pezzi metal con mille influenze .
2) So che tu Marco (il chitarrista) sei impegnato anche in altri progetti, fra cui gli illustri Secret Sphere, avanguardisti del progressive power metal. Riuscite a conciliare i vostri progetti alternativi con l’impegno preso coi The Ritual?
- Sicuramente a volte non è facile riuscire a combinare gli impegni di tutti; oltre ai Secret, suono nei Bejelit, power band italiana e Liuk suona in una talentuosissima band metalcore, i Suddenly Collapse. L’impegno però è sempre il massimo in ogni situazione. D’altronde penso che se credi davvero in una cosa, fai di tutto per portarla al più alto livello possibile. Gli sbattimenti non sono un peso. La musica è quello che amiamo di più.
3) Qual è stata la prima risposta dei fans a questa proposta musicale, che ha il chiaro scopo di rivalutare la scena metalcore, offrendogli spiragli di tecnica e originalità compositiva? Avete in progetto di fare un tour?
- Grazie davvero per le bellissime parole! Io penso che la forza di questo disco, stia nel fatto che ognuno riesci a vederci tantissime sfumature diverse; nelle recensioni uscite ci hanno paragonati a Avenged Sevenfold, Heathen, Killswitch Engage, Iced Earth, ecc. . La risposta di addetti ai lavori e ascoltatori, è stata davvero buona al momento. Il primo video ufficiale , ha riscosso buonissimi riscontri , trascinando il disco. Noi ne siamo orgogliosi, per ogni piccolo dettaglio, e siamo molto felici di tutto quello che sta venendo fuori. Promuoveremo al meglio l’album dal vivo, ma prima di partire in un tour, penso che dovremmo cercare di farci conoscere ancor di più, ma chissà col prossimo lavoro sicuramente potrebbe venire fuori qualcosa di buono per l’Europa.
4) Tornando per un attimo all’argomento Secret Sphere (mi rivolgo quindi a Marco), ricordo che tempo fa Marco Garau dei Derdian mi raccontò di aver suonato con la sua band, i Derdian appunto, assieme ai Secret Sphere e che fu un concerto memorabile. Ma che purtroppo era un evento più unico che raro in quanto la risposta generale del pubblico italiano non è sempre positiva o costante nel tempo. La mia domanda quindi è questa: quali speranze ha una nuova band quando cerca un posto nelle scene, quali problemi avvertite e quali soluzioni proporreste per risolvere la situazione?
- Per una band nuova , oggi è davvero difficile riuscire a trovare date; vuoi per l’inflazione musicale che , a mio parere, ormai ha pervaso il mondo intero, vuoi per semi-affollamento di eventi di vario tipo. L’Italia è un paese che ancora deve sviluppare l’autosupporto alle proprie band , come nel resto d’Europa viene fatto. E’ davvero bruttissimo vedere come band “ clamorose” che in altri stati vengono incensate in ogni maniera – Rhapsody e Lacuna Coil per fare due piccoli esempi – vengano trattate coi piedi e senza i giusti meriti. Tutto il sistema sta cambiando, il livello tecnico si è alzato a dismisura e la prova di questo fatto è che oggi ci sono tantissime band made in Italy, che firmano per label straniere tra le più forti , come i grandi Fleshgod Apocalypse, i Tasters, ecc.
5) Quali sono i vostri gusti musicali, e che background avete?
- Ognuno di noi viene dal metal, ma ci distinguiamo moltissimo tra tutti i sottogeneri; Liuk ama il jazz, il rock anni 70 e il progcore di band come Animal As Leaders, Luca è un fan dei Pantera, Lamb Of God e delle follie sonore dei nostri cari amici Empyrios, Marco, il nostro singer, va matto per i Trivium, Avenged Sevenfold ma divora letteralmente Giovanni Allevi, Kenny G, Stone Sour e Alter Bridge. Personalmente passo attraverso quasi ogni genere, vicino al rock in ogni caso, dai Weather Report, fino ad arrivare agli All Shall Perish, per passare ai Fairyland o gli Hardcore Superstar.
6) Ci parlate brevemente dei vostri altri progetti musicali?
- Oltre a Ritual, sono il chitarrista dei Secret Sphere, power metal , con cui stiamo lavorando al nuovo album che uscirà prima dell’estate, e anche nei Bejelit con stiamo proprio finendo in questi giorni il mixaggio dell’album nuovo “Emerge” in uscita a fine marzo su BakerTeam Records. Liuk Abbott invece suona anche nei Suddenly Collpase, band deathcore, con la quale verrà sicuramente fuori nel 2012 con un po’ di materiale :)
7) Spero tanto di potervi vedere al più presto dalle nostre parti, nel Salento. Grazie di cuore per l’intervista! Fate un saluto ai lettori di Metalarci.
- Grazie a voi per il supporto e per la disponibilità. Speriamo di vederci presto on stage. Un saluto a tutti e supportate il metal italiano; ha bisogno di ogni minima voce del pubblico di casa nostra, ha bisogno di essere considerato nello stesso modo in cui viene considerata la scena tedesca o scandinava che sia, abbiamo band letteralmente incredibili, non dimenticatelo.
Grewon