giovedì 22 novembre 2012

Recensione CONCRETE

Concrete – Madness
(2012, Autoprodotto)
Thrash/Metal



Questo primo lavoro è datato 2012, ed è stato registrato nei Bunker Studios, con l'aiuto di Fabio “Trai” Intraina in fase di mix e mastering. Ma, prima di dare alla luce i loro pezzi inediti, che compongono la tracklist del loro EP “Madness”, i Concrete si sono fatti le ossa in diversi live, suonando i classici delle loro bands di riferimento, quali Anthrax, Sepultura, Sodom, Testament.
Formatisi nel 2009 grazie all'idea di Daniele Orlandi (al basso) e Luca Nazzari (dietro le pelli), e reclutati Massimo Ercoli (alla chitarra solista) e Manuele Ruggiero, che, oltre alla chitarra ritmica, si occupa anche della parte vocale, i Concrete, nella zona sud di Milano, cercano una propria strada nel mondo del metal, producendo un buon Thrash Metal di vecchia scuola, diretto e potente.
Ascoltando le sei tracce del Ep “Madness” (sebbene “interlude”, sia un breve intro strumentale), saltano all'orecchio alcuni aspetti: il loro songwriting è una sapiente miscela di thrash/speed e le tracce risentono sicuramente delle sonorità e dei riff di matrice old school; altro aspetto positivo è la produzione, che riesce a far godere abbastanza bene dei vari suoni, senza fastidiosi fruscii. Di contro, si potrebbe obiettare che, ispirandosi fortemente alla scuola anni '80, il loro thrash non porta novità nel panorama metal; e ciò farà storcere il naso a chi è alla costante ricerca di sonorità nuove e alternative; certo non a me che, già adolescente nei primi anni di vita del thrash, resto ancorato a quei riff e a quegli stilemi di metal.


Voto: 7/10


Tracklist:
1. sycon
2. fuckcilation
3. devastation
4. interlude
5. lobotomized
6. madness

EvilViking