venerdì 20 settembre 2013

LIVE REPORT ARMAGEDDON 2013

ARMAGEDDON 2013

Sabato 3 Agosto 2013
@San Giacomo degli Schiavoni (CB)

Ti accorgi di quanto è grande la Puglia solo una volta che sei costretto ad attraversarla tutta.
E il calvario per arrivare sino a San Giacomo degli Schiavoni, alle 14:30 del pomeriggio di un caldo, caldissimo giorno di Agosto ne è la conferma.
Ma quando giungi all'Armageddon, passa (quasi) ogni male.
Location grandiosa, spazi verdi, alberi, gli organizzatori non potevano scegliere un posto migliore.

Sfortunatamente non faccio a tempo ad arrivare che già le prime band hanno finito di suonare, con grande rammarico perchè avrei voluto vedere i Neka.
(Brutal/ Death Metal da Foggia) e gli Ignition Code ( Metal/ Death Core da Pescara).
E purtroppo perdo anche gli amici DewFall, ho assistito alla loro performance live all'Hill Metal Fest di Mottola proprio una settimana prima dell'Armageddon e posso dire con estrema certezza che il quintetto barese offra al pubblico presenza scenica e sonorità Black/ Death tra le migliori sulla scena contemporanea.


(Ringrazio Vito Maiorano per le foto ad ignition code e dewfall)

IGNITION CODE:

- The Illusion Of The Observable
- Mikrokid
- Nothing Left
- The Silent Judge
- M.S.P.
- Game Gear

DEWFALL:

-The Eternal Flame of Athanor
-Painful Death Lake
-Moon Dagger
-Apostasy of Hopes


Mi trovo a tempo per assistere agli atti finali del live dei Planar Evil, band Thrash Metal del luogo di stampo prettamente americano.. Una buona esibizione nonostante i duemila gradi centigradi e la mancanza di una chitarra, dolente nota in caso di assoli.
Magari un po' più di precisione nella ritmica, la batteria di tanto in tanto tendeva ad andare fuori tempo, ma tutto sommato il gruppo coinvolge.
Spero di reincontrarli, possibilmente in inverno, i ragazzi hanno sicuramente molte più cartucce in canna e il caldo si è fatto sicuramente sentire anche per loro.


PLANAR EVIL:

- Land Of Doom
- Insane
- Run Away
- God Illusion
- Burn
- In Front This Storm

Col sole ancora alto, i Battle Ram salgono sul palco.. Vedendo il logo sulla bandiera ho pensato che avrei assistito a del sano rock'n'roll da motoraduno anche all'Armageddon (davvero simpatico, ragazzi!), invece mi ritrovo catapultata in un heavy metal ben suonato e molto ricco di sfaccettature epic. Cenni Priestiani in Behind the Mask, all'arrivo di Smash the Gates potrei accennare ai Rhapsody o azzardare agli Ensiferum a tratti , e mi vengono in mente anche alcuni brani degli Skiltron. Molto piacevoli all'ascolto, ottime le doti canore. Insomma, gli amanti del genere avranno sicuramente apprezzato.

BATTLE RAM:

- Burning Lives
- The Stone
- Behind The Mask
- I am HM
- Smash The Gates
- Battering Ram

E' la volta dei Jester Beast, thrash metal band in quel di Torino, in campo da più di vent'anni. Li avevo già visti suonare proprio nella mia città, e il pubblico aveva molto gradito, paragonandoli ai Voivod.
E i quattro ragazzi ci fanno subito dimenticare i disguidi tecnici che, sfortunatamente, hanno accompagnato l'edizione di quest'anno.
Mischiano appieno i caratteri hardcore della scena americana con quelli più tipicamente thrash della scuola teutonica. Mi viene da pensare ai Destruction, giusto ora che riascolto Poetical Freakscream, loro album di debutto. Sicuramente una band che farebbe ricredere il più scettico sulle proprie origini litteltoniane italiane.

Giunge il tramonto in quel di San Giacomo, sempre in provincia di Termoli, anche la birra si fa sentire.
Arrivano i White Skull nel giusto momento in cui cala il buio, presenza scenica tra le migliori della serata (fino a quel momento). Diventa difficile mantenere il posto tra il pubblico, la band è molto acclamata e ne ha ben donde. Quando si tratta di un gruppo professionista, lo si capisce. Una buona Power Heavy Metal band vicentina con nove cd al seguito e un microfono da fare invidia.
C'è sempre ambivalenza tra curiosità e timore quando ci si trova di fronte ad una cantante donna in un gruppo metal, ma c'è da ricredersi: voce roca dove e quando serve. Niente melanconia, pochi fronzoli. Alla grande. Tutti quanti musicisti coi controcazzi, podio alle chitarre, la solista allucinante. Sicuramente il brano che ho apprezzato di più è stato Asgard, molto viking, e ci piace. Bravi i White Skull!


Quando finalmente gli Schizo arrivano sulla scena, è praticamente impossibile avvicinarsi al palco. Epileptic Void è il pezzo con cui la storica band di Catania apre le danze. E che danze. Nicola Accurso salta e si dimena, coinvolgente al massimo, sul palco e con il pubblico. Sembra di essere ad un concerto hardcore punk, non di meno rispetto a quello degli Agnostic Front al quale ho assistito il giorno dopo! I rifacimenti dei Mondocane erano aspettativa comune, ( anche se avrei voluto vedere proprio la loro reunion a fine live, anche per un solo brano n.d.r.).
Pogo a morire e batteria costante, dieci e lode. Che dire, non ci si poteva aspettare di meglio da uno dei gruppi della triade italica!


E poi arrivano i Necrodeath. Ed è come se certi pezzi li stai sentendo per la prima volta lì. In quel momento. Esalto generale con Forever Slaves, anche se avrei immaginato un'inizio un po' più d'annata. Magari una Choose Your Death al posto di Master of Morphine, ma il pubblico apprezza e si fa sentire. A metà concerto, Peso, tranquillo, in tenuta Possessed ( moolto apprezzata n.d.r.) si alza con 2/5 di batteria e improvvisa un assolo proprio al posto di Flegias. E' stato un bel momento. E ancora via con Mater Tenebrarum, Fragments Of Insanity e Black Magic ( gli ultimi due brani) . Ci sarebbe stato bene un bis, o magari la rispolverata di altri grandi pezzi che li hanno resi famosi. Ma comunque buona esibizione, Cronosiana a tratti ( da parte di Flegias) , ma va bene. Il nome Necrodeath ha un suo perchè e possiamo andarne fieri.

NECRODEATH:

- Idionsyncrasy 'part 1'
- Forever Slaves
- Necrosadist
- Burn And Deny
- At the Roots of Evil
- Draculea
- Mountains of Madness
- Hate and Scorn
- The Flag
- Master of Morphine
- Killing Time
- DRUM SOLO
- 100% Hell
- Idiosyncrasy 'part 6' + Tribal
- GUITAR SOLO
- Flame of Malignance
- Mater Tenebrarum
- Southenerom
- Idiosyncrasys 'part 4' Destroy
- Fragments of Insanity
- Black Magic

Gli headliner fanno il loro ingresso con la suggestiva classica entrata in scena dei loro live.
Il podio insanguinato, lungo mantello nero: signori e signore, i Bulldozer!
Neurodeliri è il loro pezzo di apertura, e sin dall'inizio non si capisce più niente: gente che salta, donne che urlano e si strappano i capelli, il delirio. Gruppo ottimo, tutto suonato e cantato alla perfezione, AC Wild sembra un oratore sul suo podio di sangue, Andy e Ghiulz menano di santa ragione, svelti e professionali. Un concerto di quelli che non puoi perdere. I pezzi fluiscono ad una velocità incredibile, li suonano tutti, da Minkions, a We Are Fucking Italians, Bastards, WHISKEY TIME!!!! ( che aspettavo sin dall'inizio, lo ammetto. Adoravo anche la cover rifatta da Fenriz n.d.r.).
E sono contenta di aver assistito ad una loro esibizione, dopo che, per vari motivi, mi ero sempre trovata a doverci rinunciare. Con Willful Death si chiude il sipario, dell'ulltimo dei tre gruppi che, sicuramente il pubblico dell'Armageddon approverà, sono stati ciascuno un headliner.
La foto finale con la triade italica al completo sul palco è la ciliegina sulla torta e si conclude uno di quei concerti che speri possa ripetersi tra qualche mese, o un anno massimo.
Qualche giorno dopo ho avuto modo di palare personalmente con Ghiulz, avevo bisogno della loro scaletta da inserire in questa recensione. E mi sono resa conto di quanto queste persone, nonostante la fama e i loro anni di carrera, siano così gentili e disponibili con i propri fans.
Si è dimostrato entusiasta dell'edizione 2013 dell'Armageddon ( i Bulldozer ci avevano già suonato nel 2010) e soprattutto che la sacra triade si sia potuta riunire proprio a questo evento. E ne sono contenta anche io. Ringrazio personalmente Ghiulz, e si spera di poter assistere ben presto ad un altro dei loro grandiosi live quì al Sud.



BULLDOZER:

Intro Neurodeliri

NEURODELIRI
IX
DESERT
ILONA THE VERY BEST
MISOGYNISTS
THE DERBY
IMPOTENCE
MINKIONS
THE FINAL SEPARATION
RIDE HARD DIE FAST
USE YOUR BRAIN
BASTARDS

Intro exorcism

CUT THROAT- WHISKEY TIME
WE ARE F….ITALIAN
WILLFUL DEATH














 
 
Insomma un bell'evento, anche se la presenza di troppi gruppi ha, come di consueto, penalizzato quelli più di nicchia. Assistendo ormai da anni ad esibizioni live dalle mie parti, so quant'è dura per le band mettere alla luce dei pezzi e quanto è grande la voglia di poterli suonare dal vivo, soprattutto se ad un concerto di più alto livello, soprattutto se fuori casa. Mettiamoci anche le lunghe trasferte, la macchina caricata di cose e persone -a mo di tetris- per risparmiare sul carburante, tutto questo per quindici, venti minuti di live. Ed è un vero peccato ridurre esibizioni di gruppi poco conosciuti, ma comunque validi, a poche decine di minuti. Questo è un appello che faccio non soltanto all'Armageddon, ma in generale. Meglio poche band che possano essere ascoltate meglio, che non tante, delle quali poi si rischia di non ricordare neanche il nome. Vi parlo da fan e da chi ha tantissimi amici che suonano e si fanno il sedere per dare il meglio di sè. Supportate la scena underground e date a questi ragazzi modo di spaccare il culo a tutto e a tutti!!
Io vi saluto e vado a farmi una birra.
Alla prossima gente.

Jenny -SpaceBeer- Zampa