(E=Eddie Cantoni) (S=Simone Severi)
1) Come si è formato il gruppo e qual è l'obbiettivo che si è prefisso? (insomma un po' di info sulla band!)
(E) Ci siamo formati nel settembre del 2009, anche se noi 3 in realtà suonavamo già assieme da qualche anno come tributo ai Motorhead, col monicker “Bastardi”. La prima formazione, oltre al sottoscritto (basso e voce) e Lo Malaguti (batteria), prevedeva Luca Cabri alla chitarra, rimasto fino a Gennaio di quest’anno. Devo dire…il 2011 finora mi ha fatto sudare le proverbiali 7 camicie, la formazione ha subito continui rimaneggiamenti e questo ha un po' frenato il percorso della band, anche se abbiamo comunque fatto diverse date in giro per l’Italia e realizzato un videoclip che presenteremo il prossimo 17 Settembre.
D’altro canto, a inizio percorso gli assestamenti sono fisiologici e spero che tutto si stabilizzi da qui a poco, intanto io e Simone stiamo scrivendo il materiale per il secondo disco e siamo molto determinati a fare un gran lavoro!
2) Quali sono le maggiori influenze per la band in generale e in particolare per i singoli componenti?
(S) Diciamo tutte la band che hanno fatto “storia”:dai Sabbath ai Maiden, dai Metallica ai Megadeth ai Pantera. Siamo molto compatti come influenze musicali, sulla stessa linea d'onda; però se vogliamo specificare, io sono più orientato sul filone Heavy/Prog, Eddie spazia dal R’n’R al Thrash, passando per lo Stoner….insomma facciamo un bel miscuglio!
3) Qual è il vostro metodo compositivo: chi scrive i testi, di cosa trattano e chi scrive la musica?
(S) Tutto nasce fondamentalmente da un'improvvisazione; ci mettiamo li, basso e chitarra, e vediamo cosa salta fuori! Partiamo da un’idea, un giro che si aveva in mente e poi lo sviluppiamo sul momento...ed è proprio questo concetto che cerchiamo di riproporre in studio: pezzi suonati in modo “naturale”, niente di troppo artefatto o costruito, un’idea che dal cervello passa diretta alle mani! Molto anni 70' e a noi piace cosi!
4) Come e da cosa nasce l'idea di Rise of the Mammoth?
(E) Rise è stato scritto in buona parte da me, con un contributo compositivo importante da parte di Luca Cabri. Io avevo alcune canzoni che avevo scritto all’epoca del tributo, lui in quel momento aveva voglia di cimentarsi con qualcosa che non fosse Power e ci siamo trovati facilmente. Il disco è sicuramente vario, vi si possono riscontrare varie influenze – e questo aspetto mi piace molto – ed è diretto: la fase compositiva è stata molto spontanea e rapida, le canzoni sono grezze ma efficaci. Colpiscono nel segno, insomma. Poi, chiaramente, dipende da cosa cerca l’ascoltatore in un disco…oggi vanno molto le contaminazioni Metalcore, che su Rise Of The Mammoth non sono assolutamente presenti…
5) Qual è il vostro approccio allo studio di registrazione?
(E) Minima spesa, massima resa?! Ahahah, può suonare approssimativo ma non si discosta dalla realtà. Abbiamo massimizzato la nostra permanenza in studio perché, lo sappiamo tutti, per la band si tratta di un costo importante. L’importante è arrivare preparati, con un minimo di pre-produzione per non trovarsi durante le riprese a interrogarsi su “come va avanti qui!?”. E pensare che a questo giro, appunto, la pre-produzione praticamente non l’abbiamo fatta….ma siamo stati ugualmente dei rulli compressore, e abbiamo fatto tutto in tempi record! Merito anche del buon Simone Mularoni, che mi ha instradato sulla via giusta ed ha seguito il disco con grande professionalità. In ogni caso, il seguito di Rise sarà gestito con più calma e cura nella fase pre – quindi in studio tutto sarà migliore.
6) Mi è piaciuta particolarmente la cover dei Beatles “Ticket to Ride”. Perchè questa scelta?
(E) Volevamo mettere una cover, interpretata alla nostra maniera….che facesse capire il nostro modo di vedere la musica. Ho scelto “Ticket To Ride” perché mi è sempre piaciuta, ha un gran ritmo…e poi "Eleanor Rigby" l’hanno già coverizzata tutti! Ahahahahah!
7) Quali sono le aspettative per il disco appena uscito e dove sarà distribuito? (solo in Italia o se avete qualche altra distribuzione)
(E) Disco di esordio, band composta da elementi sconosciuti…mi aspetto di cominciare a fare conoscere la band, tutto qui. Per suonare in certi eventi o essere sdoganati attraverso determinati canali, prima devo farmi strada nella mafia metal italiana…perché funziona così. Ma c’è tempo, e dalla mia ho la determinazione di un mammut (tanto per restare in tema), per cui “chi vivrà, vedrà”! Per quanto riguarda la distribuzione, Buil2Kill ha fatto un buon lavoro e siamo presenti in tutti i maggiori distributori (digitali e fisici) del mondo: Audioglobe in Italia, Plastic Head in UK, Twilight in Germania, Omega in USA …solo per citarti i più famosi. Speriamo che qualcuno s’incuriosisca e ci prenda a scatola vuota…quando ero un ragazzetto, ho scoperto tante buone band facendo così!
8) Parlateci dei vostri live. Qual è il vostro approccio al palco?
(S) DUMPER, per l'appunto!!! Un gigantesco muro di suono che fracassi le teste della gente in prima fila, eheheh!!! L'idea è un fronte sonoro, compatto e con la pesantezza di un macigno! E lasciare che la musica ci carichi, non siamo la classica band dove ognuno fa i cazzi propri, anzi c'è molto coinvolgimento tra noi musicisti, ci guardiamo, ci cerchiamo e interagiamo, come se fossimo un tutt'uno...e vi assicuro che questo particolare si nota molto da sotto al palco!
9) In conclusione cosa ne pensate della scena musicale italiana? (ovviamente per quanto riguarda il Rock o i generi underground)
(E) Mah guarda, non so di quale scena parli….cioè io suono sta roba ma in realtà poi non perdo mai l’occasione per vedere una bella cover band del Liga o di Vasco….quelli si che sono tosti!!! L’ironia e la determinazione ci tengono a galla...e…gente…venite a vedere i concerti e date il vostro supporto alle band locali, la musica la state ammazzando voi con l’indifferenza!
10) Grazie!!
(E) (S) Grazie a te, un saluto ai lettori di Metalarci e ricordatevi, come dice Lemmy, di rockeggiare col cazzo fuori!!!
1) Come si è formato il gruppo e qual è l'obbiettivo che si è prefisso? (insomma un po' di info sulla band!)
(E) Ci siamo formati nel settembre del 2009, anche se noi 3 in realtà suonavamo già assieme da qualche anno come tributo ai Motorhead, col monicker “Bastardi”. La prima formazione, oltre al sottoscritto (basso e voce) e Lo Malaguti (batteria), prevedeva Luca Cabri alla chitarra, rimasto fino a Gennaio di quest’anno. Devo dire…il 2011 finora mi ha fatto sudare le proverbiali 7 camicie, la formazione ha subito continui rimaneggiamenti e questo ha un po' frenato il percorso della band, anche se abbiamo comunque fatto diverse date in giro per l’Italia e realizzato un videoclip che presenteremo il prossimo 17 Settembre.
D’altro canto, a inizio percorso gli assestamenti sono fisiologici e spero che tutto si stabilizzi da qui a poco, intanto io e Simone stiamo scrivendo il materiale per il secondo disco e siamo molto determinati a fare un gran lavoro!
2) Quali sono le maggiori influenze per la band in generale e in particolare per i singoli componenti?
(S) Diciamo tutte la band che hanno fatto “storia”:dai Sabbath ai Maiden, dai Metallica ai Megadeth ai Pantera. Siamo molto compatti come influenze musicali, sulla stessa linea d'onda; però se vogliamo specificare, io sono più orientato sul filone Heavy/Prog, Eddie spazia dal R’n’R al Thrash, passando per lo Stoner….insomma facciamo un bel miscuglio!
3) Qual è il vostro metodo compositivo: chi scrive i testi, di cosa trattano e chi scrive la musica?
(S) Tutto nasce fondamentalmente da un'improvvisazione; ci mettiamo li, basso e chitarra, e vediamo cosa salta fuori! Partiamo da un’idea, un giro che si aveva in mente e poi lo sviluppiamo sul momento...ed è proprio questo concetto che cerchiamo di riproporre in studio: pezzi suonati in modo “naturale”, niente di troppo artefatto o costruito, un’idea che dal cervello passa diretta alle mani! Molto anni 70' e a noi piace cosi!
4) Come e da cosa nasce l'idea di Rise of the Mammoth?
(E) Rise è stato scritto in buona parte da me, con un contributo compositivo importante da parte di Luca Cabri. Io avevo alcune canzoni che avevo scritto all’epoca del tributo, lui in quel momento aveva voglia di cimentarsi con qualcosa che non fosse Power e ci siamo trovati facilmente. Il disco è sicuramente vario, vi si possono riscontrare varie influenze – e questo aspetto mi piace molto – ed è diretto: la fase compositiva è stata molto spontanea e rapida, le canzoni sono grezze ma efficaci. Colpiscono nel segno, insomma. Poi, chiaramente, dipende da cosa cerca l’ascoltatore in un disco…oggi vanno molto le contaminazioni Metalcore, che su Rise Of The Mammoth non sono assolutamente presenti…
5) Qual è il vostro approccio allo studio di registrazione?
(E) Minima spesa, massima resa?! Ahahah, può suonare approssimativo ma non si discosta dalla realtà. Abbiamo massimizzato la nostra permanenza in studio perché, lo sappiamo tutti, per la band si tratta di un costo importante. L’importante è arrivare preparati, con un minimo di pre-produzione per non trovarsi durante le riprese a interrogarsi su “come va avanti qui!?”. E pensare che a questo giro, appunto, la pre-produzione praticamente non l’abbiamo fatta….ma siamo stati ugualmente dei rulli compressore, e abbiamo fatto tutto in tempi record! Merito anche del buon Simone Mularoni, che mi ha instradato sulla via giusta ed ha seguito il disco con grande professionalità. In ogni caso, il seguito di Rise sarà gestito con più calma e cura nella fase pre – quindi in studio tutto sarà migliore.
6) Mi è piaciuta particolarmente la cover dei Beatles “Ticket to Ride”. Perchè questa scelta?
(E) Volevamo mettere una cover, interpretata alla nostra maniera….che facesse capire il nostro modo di vedere la musica. Ho scelto “Ticket To Ride” perché mi è sempre piaciuta, ha un gran ritmo…e poi "Eleanor Rigby" l’hanno già coverizzata tutti! Ahahahahah!
7) Quali sono le aspettative per il disco appena uscito e dove sarà distribuito? (solo in Italia o se avete qualche altra distribuzione)
(E) Disco di esordio, band composta da elementi sconosciuti…mi aspetto di cominciare a fare conoscere la band, tutto qui. Per suonare in certi eventi o essere sdoganati attraverso determinati canali, prima devo farmi strada nella mafia metal italiana…perché funziona così. Ma c’è tempo, e dalla mia ho la determinazione di un mammut (tanto per restare in tema), per cui “chi vivrà, vedrà”! Per quanto riguarda la distribuzione, Buil2Kill ha fatto un buon lavoro e siamo presenti in tutti i maggiori distributori (digitali e fisici) del mondo: Audioglobe in Italia, Plastic Head in UK, Twilight in Germania, Omega in USA …solo per citarti i più famosi. Speriamo che qualcuno s’incuriosisca e ci prenda a scatola vuota…quando ero un ragazzetto, ho scoperto tante buone band facendo così!
8) Parlateci dei vostri live. Qual è il vostro approccio al palco?
(S) DUMPER, per l'appunto!!! Un gigantesco muro di suono che fracassi le teste della gente in prima fila, eheheh!!! L'idea è un fronte sonoro, compatto e con la pesantezza di un macigno! E lasciare che la musica ci carichi, non siamo la classica band dove ognuno fa i cazzi propri, anzi c'è molto coinvolgimento tra noi musicisti, ci guardiamo, ci cerchiamo e interagiamo, come se fossimo un tutt'uno...e vi assicuro che questo particolare si nota molto da sotto al palco!
9) In conclusione cosa ne pensate della scena musicale italiana? (ovviamente per quanto riguarda il Rock o i generi underground)
(E) Mah guarda, non so di quale scena parli….cioè io suono sta roba ma in realtà poi non perdo mai l’occasione per vedere una bella cover band del Liga o di Vasco….quelli si che sono tosti!!! L’ironia e la determinazione ci tengono a galla...e…gente…venite a vedere i concerti e date il vostro supporto alle band locali, la musica la state ammazzando voi con l’indifferenza!
10) Grazie!!
(E) (S) Grazie a te, un saluto ai lettori di Metalarci e ricordatevi, come dice Lemmy, di rockeggiare col cazzo fuori!!!
Pasq