30.07.2011 VIII Armageddon in The Park @San Giacomo degli Schavoni (CB)
Ottava edizione quest’anno per l’Armageddon in the Park, interessante festival molisano in continua crescita, che negli anni passati ha visto sul palco gente del calibro di Bulldozer, Sadist, Necrodeath, Infernal Poetry e Pino Scotto. Molta attenzione in effetti è data alla scena italiana, ma quest’anno la voglia di evolversi ulteriormente ha fatto sì che si puntasse su un headliner e un co-head dall’estero, rispettivamente i polacchi Vader e i thrashers irlandesi Gama Bomb, pur senza trascurare le perle di casa nostra, e quindi dentro anche Natron e Fingernails, a rendere l’edizione ancora più appetibile, chiudono il bill poi altre tre band che comunque godono di buona visibilità, come Endless Pain, The Juliet Massacre e Trodden Shame.
Location dell’evento è un grazioso e piccolissimo comune della provincia di Campobasso, ovvero San Giacomo degli Schiavoni, la cui popolazione per l’occasione accoglie l’orda di metallari festaioli con una certa simpatia, consci del fatto che un festival di queste dimensioni oltre ad essere un’occasione economica per la città è anche un qualcosa di più unico che raro, e in questo sorge spontaneo il paragone con l’Agglutination.
Avendo campeggiato già dal venerdì sera, l’indomani mattina ho occasione di scambiare quattro chiacchiere al bar con parte dello staff e degli organizzatori, mi aspetto un po’ di tensione ma al contrario l’atmosfera è assolutamente tranquilla, c’è ottimismo e voglia di scherzare, ma soprattutto pare scongiurato il rischio pioggia dell’anno scorso che aveva in parte sconvolto i piani e la scaletta.

Setlist TRODDEN SHAME:
Walking on the last mile
Never look back
Igod
Anger
Jarhead
The mad
Chaos let be my world
A.i.m

Metalcore formata da 6 elementi (doppia voce e doppia chitarra) molto scenici e di grande impatto iniziale, col proseguire dell’esibizione però quest’impatto viene sempre più a diminuire, anche per via di una certa somiglianza tra i pezzi, facendo si che gli ultimi pezzi risultino anche un po’ noiosi, e la sola presenza scenica non basta a distrarre. Si gioca quasi esclusivamente sull’alternanza tra growl e scream delle due voci, parte un timido pogo ma nulla di più. Da menzionare la dedica alle vittime della strage in Norvegia e un’invettiva contro molti molisani che hanno boicottato il festival per il costo (esiguo, 15 € ) del biglietto (questione rimarcata anche dal singer Trodden Shame, a conferma che effettivamente non dev’essere stato qualche caso isolato, ed è un peccato perché di certo è l’appuntamento metal più prestigioso in Molise).

Intro
World of Terror
Consumed by Nothingness
Lifeless Face
Pray for an afterlife

E’ il turno dei bresciani Endless Pain, che han da poco fatto uscire l’album “Chronicles of Death” (prossimamente recensito qui Metalarci) in cui collabora anche Trevor. Qui si cambia totalmente registro, la band propone un Thrash-Death di buona fattura che sembra finalmente svegliare il pubblico, che reagisce con un pogo decente, il protagonista indiscusso è il singer, che col suo ottimo timbro vocale detta il bello e il cattivo tempo, i pezzi pur senza particolari vette, riescono comunque a far buona impressione e la scaletta scorre via in modo piacevole, tra il gradimento del pubblico che sul pezzo finale inscena il primo wall of death della serata, sulle note della cazzuta TRIPLE MURDER. Da ricordare anche l’arrampicata sulla torretta del palco del singer (di Dickinsiana memoria).
Setlist ENDLESS PAIN:
The Ascents of Golgotha
…In Cold Blood
The Prophet
Dead End Nightmare
Atrocity
Triple Murder

La chiusura è ovviamente affidata a “HEAVY METAL FORCES”, masterpiece del gruppo, che mette fine a quella che personalmente ritengo essere stata la migliore esibizione di quest’Armageddon In the Park.
Setlist FINGERNAILS:
Suicide Generation
Born To Lose
Crazy For Blow Jobs
Destroy Western World
Kill The Rich
Total Destruction
Heavy Metal Forces

Setlist NATRON:
By the Dawn of the 13th

Morgue Feast
Dead Beat
Heads are rolling
Rot Among Us
Backyard Graveyard
Flatline
Hatemonger
House of festering
Dead Shall Rise ( Terrorizer cover)

Setlist GAMA BOMB:
Zombie Blood Nightmare
New Eliminators Of Atlantis BC
Three Witches
In The Court Of General Zod
Hammer Slammer
OCP
We Respect You
Evil Voices
Thrashoholic
Hell Trucker
Mussolini Mosh
Last Ninjas Unite
Bullet Belt
Zombie Brew

La setlist è abbastanza variegata nella discografia, e tocca anche il primo album, ma purtroppo è anche corta, e con la finale WINGS (un po’ velocizzata a dire il vero…) si chiude, in attesa del bis, che arriva poco dopo, con due cover (e si sa che i Vader c’hanno un po’ il pallino delle cover, come dimostra l’album apposito “Future of the past”) ovvero “Black Sabbath” e l’immancabile Raining Blood, che seppur sputtanata è comunque sempre un piacere da risentire live (e come prevedibile provoca il maggior devasto nel pubblico, scatta infatti il vero e proprio armageddon!!!).
Resta un po’ l’amaro in bocca per lo scarso minutaggio (sono più o meno le 1.30 quando termina il concerto, un’oretta scarsa di Vader) che a maggior ragione poteva rendere evitabili le cover (magari in ragione di una ma alla fine lo spettacolo è stato comunque degno).
Setlist VADER:

Sothis
Crucified Ones
Devilizer
Rise Of The Undead
Black To The Blind
ShadowFear
Come And See My Sacrifice
Dark Age
Impure
Wings
Black Sabbath (Black Sabbath cover)
Raining Blood (Slayer cover)
In Conclusione penso di aver assistito a un festival molto ben fatto e ugualmente bene organizzato, il livello medio delle band era piuttosto alto, così come il food & drink all’interno (a prezzi accessibili) pochi stand (di cui il migliore quello di ITALIAN THRASH ATTACK \m/).
Purtroppo però dai primi bilanci in rete pare che l’affluenza sia stata inferiore rispetto all’anno scorso, nonostante la presenza di band d’oltre confine, ed è un peccato perché un festival del genere merita supporto e merita di crescere ulteriormente. Confido nella passione degli organizzatori per regalarci l’anno prossimo un’altra edizione ulteriormente migliore.
Torrrmentor